IL SESSO DI ALLAH

DALLE MILLE E UNA NOTTE ALLE MILLE E UNA MORTE

Martine Gozlan, autrice di Le sexe d’Allah ( Belfond) è giornalista. Ha pubblicato L’islàm et la Rèpublique ( Belfond) e Pour comprendre l’intégrisme islamiste ( Albin Michel). Come le notti dell’islàm sono diventate la notte mortifera dell’islamismo: questo libro è il racconto di questa deriva totalitaria e sessuofobica dedita al culto maligno del virilismo, del fanatismo e della morte.

“ Fin dall’adolescenza per me l’Oriente è stata la patria della voluttà, dell’amore, della bellezza. Dalla dolcezza della melopea araba e della poesia persiana allo splendore delle cupole, mi sono fatta una certa idea mistica e carnale della sensualità.

Più tardi, diventata giornalista, sono andata a esplorare questo spazio, dal Maghreb all’Iran, e il sogno si è tragicamente trasformato in sangue…

La grande notte integralista aveva oscurato gli spazi luminosi. Ho visto i poeti e le giovani donne perdere il soffio e la vita. Ho visto il lutto stendersi sul biancore di Algeri e la paura fare appassire i giardini di Teheran.

Vidi ovunque la pesante e terribile ossessione sessuale pugnalare il grazioso Eros orientale. Sentii il canto morire sulle labbra delle donne perché si diceva che la loro voce portava gli uomini all’inferno. A un inferno riservato, ogni volta, soprattutto a loro…

Ho allora voluto comprendere come la penna del calligrafo avesse ceduto il posto alla lama del carnefice. Come l’islàm degli amanti fosse stato cacciato dall’azzurro e ridotto alle tenebre. Come le mille e una notte dell’islàm sognato fossero diventate le mille e una morte dell’islamismo…

Questo libro è il racconto di questa orribile metamorfosi “.

————————————————

Saudi presenter shows beaten face

Rania al-Baz before and after her beating (Arab News)

Rania al-Baz suffered multiple fractures (picture: Arab News)

A TV presenter who says she was beaten by her husband has allowed newspapers to show pictures of her swollen face to highlight domestic abuse.

“I want to use what happened to me to draw attention to the plight of women in Saudi Arabia” ( Rania Al – Baz)

———————————————–
Aggiornamento 2 giugno 2004: Istambul, 17:05 Amnesty: metà delle donne turche è vittima di violenze
————————————————-

Dell’adulterio ( zina), dell’omosessualità ( sciudùd, “perversione della Legge di Allah”) e delle loro pene

I reati sessuali di zina ( adulterio) e di omosessualità ( sciudùd) sono considerati reati contro Allah. La sharia, la legge islamica di cui gli integralisti ( come Hani Ramadan, ad esempio: Forum d’Arabesques.org – XMB – Forum ) pretendono l’applicazione anche in Europa o Eurabia, prevede punizioni tremende per chi trasgredisce la legge islamica in fatto di atti sessuali extraconiugali e di omosessualità.

homeI

In Iran, la legge islamica prevede la morte mediante lapidazione per le adultere e per alcuni altri reati. Il codice penale stabilisce che “per la lapidazione, le pietre non dovrebbero essere tanto grosse da uccidere il condannato al primo o secondo colpo, né tanto piccole da non poter esser definite vere e proprie pietre”.

In Pakistan, a causa dei decreti hudud, che sono stati promulgati nel 1979, molte donne rischiano ancora oggi punizioni crudeli. Il crimine detto zina – rapporti sessuali extraconiugali – può essere punito con la pubblica flagellazione e la lapidazione.

Rischiano l’accusa di “zina” le donne che sono state violentate, che denuncino o meno l’aggressione subita. Se rimane incinta a seguito di uno stupro non denunciato, una donna può essere accusata di “zina”. Quando però una donna denuncia uno stupro, l’onere della prova grava su di lei. Parecchie donne pakistane hanno accusato degli uomini di violenza carnale, ma non sono riuscite a provarlo in tribunale. Sono stati assolti degli imputati, mentre le querelanti sono state accusate “zina”. .(…)

In Iran e in Arabia saudita vengono puniti con la flagellazione reati quali il non portare il velo o il non rispettare altre norme sull’abbigliamento. Le autorità imporrebbero questa punizione in maniera incoerente; in alcune occasioni delle donne sarebbero state frustate sulla pubblica via senza la minima formalità legale.

(tratto da “Rapporto sulle violazioni dei diritti umani delle donne”, Amnesty International ).

NB: nel mondo vi sono più di quaranta paesi che sanciscono la sharìa come legge di Stato. Dunque questi sono solo dei piccoli esempi di oppressione femminile in paesi ove vige la sharìa.

home

Una piccola testa sola che esce dalla terra. Due occhi terrificati. Una bocca che prega un Dio che non la ascolta. Lo stadio di Kabul è un carnaio di barbe nere. Quando il circo della morte è pieno, un ululato dà inizio all’inferno: i sassi bucano il cielo come proiettili, para l’attacco di uno sciame di insetti alieni. La piccola testa barcolla da una parte all’altra. E’ ormai uno straccio imbrattato di sangue, si piega. L’ululato di prima ritorna. Un uomo con un turbante nero e un bastone arriva vicino. Lo allunga per vedere se un po’ di vita è rimasta tra quei poveri resti. Purtroppo la piccola testa si muove in un sussulto. Allora il marito tradito raccoglie un sasso enorme e guarda per l’ultima volta la sua sposa. Sferra il colpo di grazia. Così tre mesi fa Dehjat, adultera di 19 anni, è stata giustiziata dalla Polizia Religiosa dei talebani. E da suo marito. Così la Legge folle dei talebani colpisce le infedeli” ( Stella PENDE, “Donne senza volto” Panorama dell’11/10/2001)

“ Terra, settimanale di TG5, domenica 17 marzo ha fatto vedere un servizio video nel quale due teste di donne venivano fatte esplodere da sanpietrini di una bestiale, feroce folla assetata di sangue, posta a brevissima distanza, in cerchio da due poveracce, da due martiri, condannate chissà da chi, per quale misfatto, probabilmente senza prove, ree soltanto di essere donne in un mondo di maschi. Mi trovavo dentro un Ristorante quando ho visto questa scena, purtroppo non di finzione: gente che poi si reputa religiosa, con la bava alla bocca in nome di Dio…eccitata sessualmente come un sadico bestiale, facevano a pezzi due loro simili, due NOSTRE SIMILI, con ferocia superiore a quella di belve assetate di sangue”.

La lapidazione, agghiacciante applicazione ancora purtroppo esistente in Iran, non e’ comunque mai menzionata come punizione per l’adulterio dal Corano (che più magnanimamente – sura IV, 16, per fortuna abrogata – prevede che le mogli adultere vengano rinchiuse nelle loro case finche’ non sopraggiunga la morte!): l’uso parrebbe derivare dal rigidissimo atteggiamento nei confronti della condotta femminile del Califfo Omar ibn al-Khattab, il successore di Maometto.

“Oggi in Iran, gli uomini da lapidare sono sotterrati fino alla vita, le donne fino al petto – scrive Geraldine Brooks (“Padrone del desiderio”, Sperling paperback – esperienze, 1998 . pag. 56). Non si possono utilizzare ne’ macigni, ne’ sassolini, in modo che la morte non sia ne’ misericordiosamente rapida ne’ eccessivamente prolungata.

Morte tremenda, dunque, che avviene in un’atmosfera di crudeltà efferata e rabbia violenta.

Ma ancor peggiore e’ la punizione stabilita in caso di sodomia omosessuale: gli uomini se sposati vengono arsi vivi o gettati da una rupe, se non sposati e maggiorenni vengono giustiziati (i sodomizzati) o ricevono cento frustate (i sodomizzatori).

Questo perché viene ritenuto orribile che un uomo possa farsi penetrare come una donna. In caso di omosessualità femminile: cento frustate per le donne non sposate, lapidazione per le sposate.

Queste pene agghiaccianti riflettono l’idea di punire chi non si accontenta di ciò che e’ lecitamente permesso e pertanto e’ ritenuto perverso ( sciudùd, perverso in confronto alla legge di Allah).

Dopo queste elencazioni terroristiche, va anche detto che l’accusa di fornicazione o adulterio (zinaâ’ = rapporti sessuali illeciti) e’ talmente grave da dover essere provata da 4 testimoni (dato che la testimonianza di una donna vale la meta’ di quella di un uomo, occorre la testimonianza di due donne e 3 uomini!).

———————————————–

” LA LAPIDAZIONE E’ NECESSARIA PER “LA PROTEZIONE DELLA DIGNITA’ DELLA FAMIGLIA”

IL CONSIGLIERE PER GLI AFFARI FEMMINILI DEL PRESIDENTE IRANIANO KHATAMI NE DIFENDE L’APPLICAZIONE CONTRO LE DONNE

—————————————————————-

settembre 2002, dalla Commissione Femminile del National Council of Resistance of Iran.

traduzione a cura di Iemanjà

In risposta alle critiche di Laurette Onkelinx, la deputata belga Primo Ministro e Ministro del Lavoro, a proposito delle punizioni inflitte alle donne con la lapidazione in Iran per “adulterio” e “corruzione”, Zahra Shojali, consigliere di Khatami per gli Affari Femminili, ha difeso strenuamente questa disumana punizione e ha detto: “La lapidazione in Iran è stata introdotta con l’intenzione di preservare la dignità della famiglia” (riferito dal quotidiano Ressalat il 6 /7/02)

La dura “difesa” della lapidazione delle donne in Iran da parte del consigliere per gli Affari Femminili è un’ennesima prova del fatto che tutte le fazioni all’interno della dittatura religiosa dei mullah condividono lo stesso punto di vista sulla discriminazione contro le donne. Contrariamente a quanto afferma la loro propaganda, non c’è stato nessun passo in avanti nella condizione femminile in Iran durante i cinque anni della presidenza Khatami.

In questo periodo, sono state eseguite 23 sentenze di lapidazione, e 16 delle vittime erano donne. Ci sono quattro donne – Shahnaz, Sima, Ferdows e Ashraf – che aspettano di essere lapidate a morte.

FONTE: http://utenti.lycos.it/lapidazione/

http://www.alfabeti.org/Donne4.htm

Image

La débâcle d’Eros

———————————–

La “guida suprema dell’Iran”, il tiranno ayatollah Ali Khamenei, pochi giorni fa. in un discorso per per la commemorazione della morte nel 1989 dell’ayatollah Ruholla Khomeini, ha detto che “ il pensiero di Khomeini corrispondeva al pensiero politico islamico” e ha proseguito affermando che “le disgrazie che affliggono gli Iracheni, i Palestinesi e perfino gli Americani sono il risultato diretto della democrazia liberale occidentale. Il resto del mondo lo deve sapere e deve ben guardarsi dai paladini di democrazia e diritti umani! La democrazia liberale è priva della moralità, mentre il pensiero politico dell’imam Khomeini ha rispettato la moralità oltre che la democrazia ed allo stesso tempo tenendo in conto Allah.”

Fonte: Aftab-e Yazd, Jomhour-e Eslami (Iran), 20 Maggio 2004, grazie a :http://iranwatch.splinder.it/

——————————-

Link a : Le Esecuzioni nella Repubblica Islamica : http://www.daneshjoo.org/foreignnews/article/publish/cat_index_11.shtml

– May 27, 2004
il Riformista (Italia): Gli studenti iraniani condannano l’Europa

Fonte:, Student Movement for Democracy in Iran: http://www.daneshjoo.org/italian_index.shtml

Questa voce è stata pubblicata in Varie. Contrassegna il permalink.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *