La trappola delle scuole islamiche

«Nel nome di Allah clemente e misericordioso, la morte è colei che sconfigge i piaceri terreni». È il titolo di una lezione coranica inneggiante alla cultura della morte. Parole scritte sulla lavagna di una classe della scuola islamica di viale Jenner a Milano. Immortalate da una foto pubblicata dal nostro giornale. (…) L’errore fondamentale in cui sono incorsi coloro che a Milano in buona fede si sono prodigati per l’avvio di aule di soli studenti islamici in seno alle scuole pubbliche, sottomettendosi al diktat dei genitori e degli insegnanti integralisti di via Quaranta, è di immaginare che essi rappresentino l’islam e la cultura islamica. E che pertanto si debba mostrare rispetto e comprensione nei loro confronti fino al punto da accettare una flagrante violazione della nostra Costituzione e del diritto internazionale che vietano qualsiasi discriminazione su base etnica, confessionale o culturale. La verità è che questi integralisti militanti sono un’aberrazione dottrinale e un danno concreto all’islam così come è inteso dalla stragrande maggioranza dei musulmani che anche in Italia mandano i propri figli nelle scuole pubbliche. Esprimono una realtà minoritaria e marginale che va isolata e neutralizzata perché portatrice di valori che promuovono lo scontro religioso e civile… ( Magdi Allam, da “Noi e gli Altri).

Fonte: http://www.corriere.it/index.shtml

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La recente sentenza della Corte costituzionale italiana, Sentenza n.5/2004 , apparentemente una decisione strabica ( un occhio alle lettera della Costituzione della Repubblica che non prevedeva i martiri-killer, un altro all’deologia dei falsi ponti ) rischia nel frattempo di privare la magistratura e la polizia di leggi e di strumenti adeguati per difendere la popolazione civile dalla deliquenza e dal terrorismo islamico che, passando attraverso le maglie larghe dei controlli dei pur necessari flussi migratori anche di soggetti islamici, trovano nel nostro paese uno smarrimento tale e una tale permissività da potersi permettere ormai di considerare l’Italia, al pari della Medina dell’VIII secolo, un territorio utilizzabile come base logistica – specialmente dal punto di vista dell’indottrinamento e del finanziamento – del jihad islamico e transanazionale (gdm).

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IMMIGRAZIONE: CONSULTA DA’ UN COLPO A LEGGE BOSSI-FINI ( Ansa)

–  Roma, 21 luglio: TERRORISMO ISLAMICO, CORTE: UN FALLIMENTO LE INTERCETTAZIONI TELEFONICHE

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Egli è Colui che ha fatto uscire dalle loro dimore, in occasione del primo esodo, quelli fra la gente della Scrittura che erano miscredenti. Voi non pensavate che sarebbero usciti, e loro credevano che le loro fortezze li avrebbero difesi contro Allah. Ma Allah li raggiunse da dove non se Lo aspettavano e gettò il terrore nei loro cuori: demolirono le loro case con le loro mani e con il concorso delle mani dei credenti. Traetene dunque una lezione, o voi che avete occhi per vedere “ ( Corano, LIX-2).

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