La sindrome di Pinocchio

 Eurabia

LA SINDROME DI PINOCCHIO


« Di solito prima di portare qualcuno a casa nostra, ci si informa quantomeno su chi sia. Capita invece che noi italiani non soltanto ci portiamo in casa un estraneo, ma l’abbracciamo e stringiamo accordi. Accordi che ridicolizzano la nostra credibilità e minano la nostra sicurezza.

Sarà perché siamo anime pie, forse spregiudicati avventurieri o peggio ancora degli ideologizzati che infieriscono contro se stessi. Ma è così che abbiamo consegnato la rete delle moschee d’Italia agli integralisti e estremisti islamici dichiarati fuorilegge nei rispettivi Paesi d’origine. Che scegliamo come interlocutori all’estero nomi altisonanti di prestigiose istituzioni islamiche, come l’università Al Azhar del Cairo o la Lega musulmana mondiale della Mecca, senza preoccuparci minimamente del fatto che in realtà sono degli strenui apologeti del terrorismo suicida * che massacra gli ebrei in Israele o gli occidentali in Iraq. E tra questi, val la pena ricordarlo, ci siamo anche noi italiani. » Amicizie sbagliate di Magdi Allam.

*Nota

Lo Sceicco Muhammad Sayyed Tantawi, il più noto imam egiziano della università Al-Azhar del Cairo ha dichiarato che le operazioni di martirio (suicidio) e l’uccisione di civili sono atti permessi e che si dovrebbero compiere più attacchi di questo genere. Le posizioni di Tantawi furono evidenziate su www.lailatalqadr.com , un sito web associato ad Al-Azhar. Ecco alcuni brani del servizio:

« Il grande Imam di Al-Azhar, lo Sceicco Muhammad Sayyed Tantawi, ha chiesto che il popolo palestinese, di tutte le fazioni, intensifichi le operazioni di martirio (ad esempio, gli attacchi suicidi) contro il nemico sionista, e le ha descritte come il genere più alto di operazioni della Jihad. Egli afferma che i giovani che le compiono vendono ad Allah la cosa più preziosa al mondo".

" [ Lo Sceicco Tantawi] ha sottolineato che ogni operazione di martirio contro qualsiasi israeliano, inclusi bambini, donne e adolescenti, è un atto legittimo secondo la legge religiosa [islamica], e un comandamento islamico, fino a quando il popolo della Palestina non riconquisti la sua terra e costringa la crudele aggressione israeliana a ritirarsi…".

(…) Anche il nuovo mufti dell’ Egitto, lo Sceicco dr. Ahmad Al-Tayyeb, ha espresso il suo sostegno per gli attacchi suicidi. Al-Tayyeb ha assunto l’incarico quando il mandato del suo predecessore, Sceicco Nasr Farid Wasil, non è stato rinnovato a causa della sua opposizione alle precedenti decisioni religiose dello Sceicco Tantawi contro gli attacchi suicidi.

Finora, in tutte le sue interviste alla stampa egiziana da quando è diventato mufti , lo Sceicco Al-Tayyeb aveva evitato di discutere degli attentati suicidi. Ma, dopo la sollecitazione dello Sceicco Tantawi per attacchi suicidi, Al-Tayyeb ha dichiarato che " la soluzione al terrore israeliano sta in un aumento di attacchi Fidai [di martirio] che terrorizzino i cuori dei nemici di Allah . I paesi islamici, popoli e governanti allo stesso modo, devono appoggiare questi attacchi di martirio" ». Da:Un autorevole ecclesiastico governativo egiziano invoca attacchi da martirio che terrorizzino i cuori dei nemici di Allah”. Fonte : MEMRI: Progetto di studi su jihad e terrorismo

CATTIVI COMPAGNI DI VIAGGIO

L’accordo stipulato il 15 giugno al Cairo fra quella che nei fatti è una delle maggiori centrali ideologiche del terrorismo , l’università di Al Ahzar, e cinque università italiane, manca di qualsiasi filo di giudizio. Mettersi all’ombra del "grande" sceicco "buono", cosiddetto "moderato" solo perché ti farà fuori da ultimo ( dopo aver assassinato  gli ebrei) e ignorare che l’università di Al Azhar sia pesantemente infiltrata dal movimento integralista dei Fratelli Musulmani, è perlomeno un’imprudenza. Proprio come quella di Pinocchio quando ritrova la Volpe e il Gatto, e senza informarsi prima con chi ha a che fare va con loro a seminare le quattro monete nel Campo de’ Miracoli, in una città che aveva nome “Acchiappa-citrulli”.

« Difatti vide apparire sulla strada, indovinate chi?… la Volpe e il Gatto, ossia i due compagni di viaggio, coi quali aveva cenato all’osteria del Gambero Rosso.

– Ecco il nostro caro Pinocchio! – gridò la Volpe, abbracciandolo e baciandolo. – Come mai sei qui?

– Come mai sei qui? – ripeté il Gatto.

– È una storia lunga, – disse il burattino, – e ve la racconterò a comodo. Sappiate però che l’altra notte, quando mi avete lasciato solo nell’osteria, ho trovato gli assassini per la strada…

– Gli assassini?… O povero amico! E che cosa volevano?

– Mi volevano rubare le monete d’oro.

– Infami!… – disse la Volpe.

– Infamissimi! – ripeté il Gatto.

– Ma io cominciai a scappare, – continuò a dire il burattino, – e loro sempre dietro: finché mi raggiunsero e m’impiccarono a un ramo di quella quercia.

E Pinocchio accennò la Quercia grande, che era lì a due passi.

– Si può sentir di peggio? – disse la Volpe. – In che mondo siamo condannati a vivere? Dove troveremo un rifugio sicuro noi altri galantuomini?…

Nel tempo che parlavano così, Pinocchio si accorse che il Gatto era zoppo dalla gamba destra davanti, perché gli mancava in fondo tutto lo zampetto cogli unghioli: per cui gli domandò:

– Che cosa hai fatto del tuo zampetto?

Il Gatto voleva rispondere qualche cosa, ma s’imbrogliò. Allora la Volpe disse subito:

– Il mio amico è troppo modesto,- e per questo non risponde. Risponderò io per lui. Sappi dunque che un’ora fa abbiamo incontrato sulla strada un vecchio lupo, quasi svenuto dalla fame, che ci ha chiesto un po’ d’elemosina. Non avendo noi da dargli nemmeno una lisca di pesce, che cosa ha fatto l’amico mio, che ha davvero un cuore di Cesare?… Si è staccato coi denti uno zampetto delle sue gambe davanti e l’ha gettato a quella povera bestia, perché potesse sdigiunarsi. E la Volpe nel dir così, si asciugò una lacrima.

Pinocchio, commosso anche lui, si avvicinò al Gatto, sussurrandogli negli orecchi:

– Se tutti i gatti ti somigliassero, fortunati i topi!…

– E ora che cosa fai in questi luoghi? – domandò la Volpe al burattino.

– Aspetto il mio babbo, che deve arrivare qui di momento in momento.

– E le tue monete d’oro?

– Le ho sempre in tasca, meno una che la spesi all’osteria del Gambero Rosso.

– E pensare che, invece di quattro monete, potrebbero diventare domani mille e duemila! Perché non dài retta al mio consiglio? Perché non vai a seminarle nel Campo dei miracoli?

– Oggi è impossibile: vi anderò un altro giorno.

– Un altro giorno sarà tardi, – disse la Volpe.

– Perché?

– Perché quel campo è stato comprato da un gran signore e da domani in là non sarà più permesso a nessuno di seminarvi i denari.

– Quant’è distante di qui il Campo dei miracoli?

– Due chilometri appena. Vuoi venire con noi? Fra mezz’ora sei là: semini subito le quattro monete: dopo pochi minuti ne raccogli duemila e stasera ritorni qui colle tasche piene. Vuoi venire con noi?

Pinocchio esitò un poco a rispondere, perché gli tornò in mente la buona Fata, il vecchio Geppetto e gli avvertimenti del Grillo-parlante; ma poi finì col fare come fanno tutti i ragazzi senza un fil di giudizio e senza cuore; finì, cioè, col dare una scrollatina di capo, e disse alla Volpe e al Gatto:

– Andiamo pure: io vengo con voi.

E partirono.

Dopo aver camminato una mezza giornata arrivarono a una città che aveva nome “Acchiappa-citrulli”… ».

da Pinocchio. Storia di un burattino di Carlo Lorenzini (Collodi).

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3 risposte a La sindrome di Pinocchio

  1. anonimo scrive:

    Ciao,

    abbiamo preso il post per la trasmissione di oggi di Tocque-Radio.

    Spero non ti dispiaccia.

    Radioalzozero.net

    Redazione@radioalzozero.net

  2. tirolibero scrive:

    se fossi di sinistra direi: colpa del governo berlusconi.

    Certo adesso è un lavoro assai più difficile e complicato. Bisognerebbe censire tutti gli islamici in italia, rispedire al mittente chi arriva, soprattutto i sospetti e seguire da vicino i predicatori nelle moschee italiane. E poi non basterebbe forse.

    La miccia l’hanno accesa da tempo e noi siamo stati a vedere senza intervenire. speriamo bene.

  3. giannidemartino scrive:

    per Radioalzozero.net , ciao, non dispiace, se può essere utile.

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