Il pesce morte

 Borderline

IL PESCE MORTE


Nel post più sotto, dal titolo “ Il mondo sotto il bastone di Ahmedinejad ”[qui] , ho trovato un commento:

Muori domani . Hitler è stata l’ ultima speranza dell’Europa, credo. Ahmadinejad non ha mai parlato di distruggere Israele, se sei demente non è colpa mia! Anzi, io ti termovalorizzerei e creerei una nuova forma di energia, il che mi permetterebbe di metterlo nel culo al petrolio e fondare una nuova economia. Come i Laghetto”. ( EugenioCazzidui)

OSSERVAZIONI: Ecco un messaggino hard core, viscerale, alla deriva nel gran mare dei blog, proveniente presumibilmente da un’area giovanile neo-punk italiana alla ricerca di emozioni forti e sedotta dall’immagine del mondo offerto dal terrorismo : quella di un mondo ridotto – come per improvvisa amnesia – a Horrorlandia, in un groviglio di zombie che sbucano dal supermercato o il metro sotto casa e un cumulo di bombe umane e di altre assurdità in movimento nel corso di un jihad per la restaurazione del califfato e la fondazione di un’economia islamica, alternativa all’ Impero e al solito “complotto sionista-atlantico” eccetera eccetera.

L’autore è un giovane refrattario che legge anzi divora l’esoterico articolista Maurizio Blondet, pratica la dèrive ( questa idiozia!) e dichiara di aderire al cosiddetto Concept (ovvero a una sua idea, progetto o arma di “terrorismo culturale”).

Si firma con il nome di Eugenio e si abbandona a commenti, anche ai post dei  tocquevilliani, che sembrano appelli disperati, leggermente fuori di testa e di melone (“ Non vedo perchè leggere un simile delirio, dato che già alla quarta riga si parla di Ahmadinejad che avrebbe proclamato la distruzione di Israele. Sì, come no. Si è alleato con i Fantastici 4 e pare persino abbia ordinato una fornitura di spade laser dalla Russia. L’Iran ha diritto al suo programma nucleare. Tutto il resto, 9 volte su 10, è solo stupida propaganda atlantico-sionista" ).

Non vedente, sordo o sordastro se ne viene poi qui, recidivo, ad invocare Hitler e ad invitare all’ ascolto ( come può ) del sette pollici split Laghetto / Violent Breakfast ( un vinile o entità di colore verdastro che contiene peraltro due pezzi rimasti fuori dalle sessioni di Pocapocalisse, dal nome “Canzone per Antonio Masa”* e “Musicadroga” ) .

Come in preda a una tempesta giovanile, forse ormonale, non solo il neo-punk piscia provocatoriamente su tutto e su tutti e la fa creativamente ( ovvero patologicamente ) sempre fuori dal vasino, ma continua anche in sogno, così come nella veglia di quel poco di ragione che gli resta, a sbagliare clamorosamente buco.

L’emo-fessacchiotto vagante, infatti, crede che termovalorrizando il prossimo ( e solo perché lo si è invitato a comprarsi un pannolone) creerebbe, lui, “una nuova forma di energia”, il che gli permetterebbe – dice – “ di metterlo nel culo al petrolio e fondare una nuova economia”.

Come i Laghetto”, suggerisce il giovane idiota irresponsabile. Ma anche come comanda Al Zawhari, che oggi da un sito islamista diffuso su Internet incita : «Attaccate i pozzi di petrolio nelle nazioni islamiche» (nel video di Al Zawahri: «Il mio messaggio di gioia a tutti i musulmani è che Al Qaeda, grazie ad Allah, si sta diffondendo, espandendo e rinforzando» ).

Metterlo nel culo al petrolio e fondare una nuova economia”, sembra fargli eco il neo-punk Eugenio. Come se il petrolio ( “l’oro nero” ) fosse davvero l’oggetto del desiderio, soprattutto di morte, che sembra animare anche il nostro corrispondente sedotto da Hitler, dalla sedicente “resistenza irakena” e dal terrorismo ormai ubiquitario e diffuso, ovvero la barbarie, non solo islamista, di estensione planetaria, che sfregia questo brutto tempo, il nostro tempo, e il secolo.

Al Qaeda non sembra essere quindi solo un’organizzazione o un network, una medusa, ma anche uno stato d’animo borderline, senza confini, alimentato non solo dalla gioventù verdeggiante dei paesi islamici, ma anche dal nichilismo o virus neo-punk, e un Concept o idea di “terrorismo culturale” che oggi pervade non pochi poveri giovani generosi ma sprovveduti. A un tempo esaltati ed oppressivi, sono giovani ragazzi talvolta atteggiati a chiattilli arcobaleni e ragazze spesso sdraione pitone e zebrone con la kefiah alla ricerca di sempre più emozioni forti e di mete entusiasmanti. In un mondo entrato all’ombra di una possibile sciagura generale, che a stento riesce a “compensare” la minaccia e già trabocca di emozioni forti, donde i disastri a rottadicollo, i ragazzi bambini fino a quarant’anni vivono come in una zona franca dove si può essere solo turisti, e guai a chi li tocca.

Chissà perché la stupidità si ripete e insiste sempre, sinistramente, nel distruggere quel poco di bello e di buono, di sensibile e di riflessivo che ancora per poco, forse, resiste nell’uomo europeo sempre in partenza, diventato errante e disponibile, troppo disponibile. Forse perché non avendo ancora conosciuto la morte , la tragedia e la demenza vera, ma solo qualche canna cecio ciurmacca porro o tizzone e il solito pastone di noise americano stile Refused e con una spruzzata di svastike & anarchia, relativismo & arcobaleni, mezzelune d’oro & falci-e-martelli, rune kaliyuga che guevara guèpieres abbé pierre & altri spericolati archetipi post-hc , il giovane neo-punk si crede sovversivo, quando invece – incapace di vera irrisione, di vera sovversione e di riprendersi – non fa che brancolare come fa la Morte….

Ancora le sirene, le campane, le ambulanze e le chiese, le sinagoghe, i minareti insanguinati al grido di Morte Morte Morte Allah o’Akbar nell’abbaiare dei mullah e degli altri cani dei quartieri: “Muori oggi, muori domani”. Proprio come sempre, con la voce di un assente forse ancora più vivo di noi che lo citiamo, Skakespeare: “ hanno spine le rose, fango le acque lucenti/ e il cancro si nasconde profondo nel più dolce germoglio/ Nubi ed eclissi oscurano il cielo e il sole/ E la storia ha il fetore dei nostri errori.”

Anathema sit. Brancolando confusamente per crociere di sogno immaginarie o in qualche resto rito o detrito di Tradizione, “credo”, qui la Morte non potrà che uccidere il padre e la madre, scannare i fratelli, inneggiare a Hitler, al punk-metal e alle Bestie di Satana o ai Figli di Lucifero.

Continuando a coltivare complessi terzomondisti, sniffando buchi di serrature o di blog, lanciando sassi dal cavalcavia, riempendo i buchi e facendosi ( come si dice nel gergo dei drogati), il giovane europeo, medio-europeo, si può ridurre, come Eugenio, a lasciare tags con scritte minacciose e stupide ( come: “Metterlo nel culo al petrolio” o “Attenzione, cecchini all’angolo della strada”) nei cessi non abbastanza insanguinati delle nostre città, rischiarate d’irrealtà.

* Canzone per Antonio Masa, quella che fa:

  
… Non mi sento brisa bene, per nessuna cosa ho così poco talento come per me stesso./ Sono sfinito, sono dragato, vedo il pesce morte, lo vedo dare il nome alle cose. Arrivederci. / La gente è in cerca di qualcuno che la prenda per il culo, la gente è in cerca di qualculo che la prenda per il cuno e allora perché non io. La gente è preda di qualcuno che la prende per il culo ma non trovo la maniglia”. (Fonte: www.donnabavosa.com/laghetto)

Con l’augurio che il giovane refrattario si riprenda, volendo; e trovi la maniglia e se ne esca fuori da quella buca sano e salvo ( sia pure zoppicando – povero zombi incappato con il suo Hitler e il suo caratteristico fetore irrazionale, sentimentale ed emo- antisemita in questo blog – ma zoppicare non è peccato, venire a pisciare qui o nel vento atteggiandosi a potenziale criminale invece lo è … innocente, piccolo Eugenio così refrattario).

Ciampi ai giovani : «Non temete un declino» La Stampa

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nota *

“NEL CULO AL PETROLIO ”

Muori domani . Hitler è stata l’ ultima speranza dell’Europa, credo. Ahmadinejad non ha mai parlato di distruggere Israele, se sei demente non è colpa mia! Anzi, io ti termovalorizzerei e creerei una nuova forma di energia, il che mi permetterebbe di metterlo nel culo al petrolio e fondare una nuova economia. Come i Laghetto”. ( Eugenio )

… Il borderline non potrà mai cercare di analizzare la realtà esterna, in quanto si trova in una regressione sadico orale o intrauterina, e quindi qualsiasi evento esterno può essere interpretato solo come un rumore di disturbo alla sua condizione simbiotica con la placenta in cui si trova. Per il borderline, gli eventi veri (quelli esterni) non esistono. Solo come esempio, il fatto che Saddam Hussein subito dopo la guerra del Golfo abbia gasato intere popolazioni curde (irachene), poiché sospette di mancanza di fedeltà al regime, non rappresenta una realtà, né il fatto che abbia continuato a produrre sostanze chimiche e biologiche da dare ai suoi amici di El Qaida affinché le distribuiscano gratis alle vedove e agli orfani dell’Occidente.

La realtà, per il borderline, è quella del petrolio, non a caso chiamato oro nero, poiché infatti di materiale molto prezioso si tratta. L’età dell’oro, come dovremmo ormai sapere, è una fantasia intrauterina, come quella del Paradiso Terrestre. Quindi, il borderline allucina oro (materiale prezioso = genitale femminile, nel nostro caso intrauterino) e liquido = liquido amniotico. Nero = feci. Quindi ancora più prezioso poiché, nel processo di regressione, gli stadi di sviluppo superiori da cui il soggetto regredisce vengono arruolati a quello infimo nel quale si è stabilizzato. Pene = sperma = feci = seno = latte =liquido amniotico. Il tutto = pene intrauterino. Vivendo in questa condizione allucinatoria, la proietta sugli altri, in questo caso sugli americani.

Trovandosi in questo stadio psicosessuale, può attribuire agli altri solo le proprie allucinazioni, ed è inutile cercare di richiamarlo al Principio di Realtà, poiché è proprio da questo che deve rifuggire a ogni costo. Il Principio di Realtà è il più grande nemico dell’allucinazione, e quindi impelle manifestare a gran voce contro la sua presenza minacciosa, dove e quando cerchi di farsi strada.

Da qui, che nessuno manifesta quando Saddam gasa i curdi, assassina intere famiglie sul più lieve sospetto di mancanza di rispetto, e affama i bambini del suo popolo mentre i proventi del petrolio finiscono nei suoi conti privati in Svizzera (un milione di bambini iracheni sono morti nell’ultimo decennio per malattie e denutrizione, cosa che non succederà più di sicuro dopo che l’America avrà vinto questa guerra). Nè nessuno manifesta contro i Turchi quando si alternano con gli Iracheni nel massacrare i Curdi, poichè desiderano l’indipendenza. Un borderline non manifesta mai contro i genocidi veri, solo contro quelli allucinati… ( Iakov Levi – da: Il Forum di "Scienza e Psicoanalisi" ).

*Avvertenza. Pillola di psicoanalisi. Da non usare come randello per appoggiare salutifere bastonate sulla gobba di Eugenio, bensì come antiveleno, a piccole dosi, per un primo trattamento del " Pesce morte" e del morbo negazionista.

 

 

 Addendum

NOTA SULL’ESALTAZIONE DEL DELINQUENTE

I NUOVI MOSTRI

<B&gt;Storia di Muriel, panettiera belga<br&gt;morta da kamikaze in Iraq  </B&gt;La prima donna europea morta in Iraq come suicida-assassina di Al-Qaeda. Si chiamava Muriel Deganque, aveva 38 anni. Si è fatta saltare il 9 novembre a bordo di un’auto imbottita di esplosivo sulla strada per Baquba, sessanta chilometri a nord di Bagdad. C’è chi dice che con lei siano morti cinque poliziotti iracheni.

In un mondo entrato all’ombra di una possibile sciagura generale, che già trabocca di emozioni forti e a stento riesce a “compensare&rdquo; una minaccia ( economica, politica, ecologica, atomica) diventata ubiquitaria e diffusa, i ragazzi bambini fino a quarant’anni vivono come in una zona franca dove si può essere solo turisti imbarcati per crociere di sogno immaginarie, e guai a chi li tocca. Quando non ridono nervosamente di tutto e di tutti, riduttivamente, alla maniera piccoloborghese, si scagliano con rabbia, da bravi punk ribelli, contro i potenti del mondo che lanciano bombe sui “poveri resistenti irakeni”, e poi cantano con odio : "Vorrei tanto far saltare in aria tutti i vip, i poliziotti, i neo-con, i testimoni di Geova…", ma guai a farglielo osservare e a dire “ Io certi gruppi proprio non li capisco”. Specialmente se assassini, stupratori, torturatori, serial killers o uomini-bomba, i ragazzi bambini e i “diversi&rdquo; sono anzi le nuove star televisive.

 Per buona o avversa fortuna sono finiti i tempi in cui la signora Cianciulli, l’ infame saponificatrice di Correggio, poteva essere arrestata prima di distribuire le sue saponette di grasso umano ai vicini, e quindi opportunamente rinchiusa nel manicomio di Aversa – dove peraltro la diversa scrisse una commovente autobiografia dal titolo Confessioni di un’anima amareggiata. Oggi la si inviterebbe con tutto il rispetto e il politicamente corretto a qualche talk show o a partecipare al reality show. Alle perfide bombe-umane, così come ai giovani delinquenti o che si atteggiano a delinquenti, oggi è infatti dovuta un’attenzione, una sollecitudine, una rispettosa e affabile simpatia, che molti opachi giornalisti, saltellanti presentatori televisivi e una classe letterata europea cinica, annoiata e predisposta alla barbarie, dispensano bonariamente. Tanto sono ragazze che hanno ucciso solo la mamma e il fratellino, come la nostra Erika. Oppure i soliti kamikaze o martiri-killer come la graziosa panettiera belga, di origine italiana, Muriel Deganque, vale a dire una “resistente&rdquo; dedita, come sempre più numerosi giovani europei, ad attività religiose islamiche ( cfr. "Convertiti al terrorismo" di Daniel Pipes, dove viene approfondita la questione dei convertiti che si dedicano ad attività terroristiche).

I mostri affascinano, certo, però non sembrano esistere per davvero. Sarebbero solo fantasmi, come si dice per tranquillità, per non dire demoni. Vengono, i demoni, sia dal profondo di noi stessi sia dall’esterno, e tuttavia continuiamo a crederli – nonostante la profondità e l’ampiezza delle devastioni interne ed esterne che essi realmente provocano – solo botoli innocui, oppure poveri innocenti “vittime&rdquo; della società e di un’infanzia infelice, specialmente se del Terzo o Quarto mondo… Qui, ad esempio nei territori amministrati dall’Autorità palestinese, grazie ai soldi dei bravi Europei e persino dei boy scout, soavi fanciulle cuciono con sguardo sognante cinture esplosive per qualche caro fratellino o cuginetto, il cui ritratto – dopo il suicidio e la strage di “coloni&rdquo; – troneggerà come un patriarca aureolato da un tipico sex appeal spettrale, nel tinello dell’umile casetta.

L’ESALTAZIONE DEL DELIQUENTE

Se, per esempio uccidendo se stessi e i passeggeri di quegli aerei i ragazzi hanno fatto saltare le Torri o un pezzo di Pentagono, una “ragione&rdquo;, mica l’odio, deve pur esserci. Così si sente sempre più spesso dire in una società in cui i perversi sembrano presumibilmente essere o avviarsi ad essere una maggioranza di sinistrati. Non è il sonno ma la veglia della loro Ragione a generare mostri e discorsi del genere. Come quando ad esempio si chiede: “Come può la fredda legge, quella che per esempio prescrive di dare a ciascuno il suo e di non uccidere, non tener conto delle ‘ragioni’ e delle ‘culture’, ‘usi e costumi’ altrui e soprattutto delle tempeste che squassano il cuore dei poveri carnefici quando a causa della loro diversità sono costretti a tagliare qualche testa in mondovisione?”. Lo chiamano “Relativismo&rdquo;. O anche, con le parole dell’ineffabile on. Luciano Violante: “ Lotta-dei-poveri-fanatici-contro-i-ricchi-tecnologici”.

Oppure: “ Ma perché l’America, così aperta e generosa, invece di conferire a quegli industriosi e sfolgoranti massacratori un premio per la migliore sceneggiatura, si ostina a colpire i santuari del terrorismo ? Non saranno forse gli Amerikani stessi, con il concorso della CIA e dei sionisti, tanto per cambiare, a essersi buttati da se stessi quelle bombe per mettere in cattiva luce l’Islam e allungare le mani sui pozzi di petrolio della nazione islamica?”. Lo chiamano “Complottismo&rdquo;.

E il colmo è quando si arriva a domandare a quei fastidiosi parenti delle vere vittime: “ Lei perdona ai massacratori dei suoi figli? Ma perché invece che un ponte innalza quel brutto MURO che tanto fa disperare i suoi vicini di casa, allevatori di bombe-umane, arbitrariamente e crudelmente da voi impediti nei loro movimenti, certo, un po’ aggressivi ? Ma li volete fare proprio arrabbiare ancora di più quei poveretti? ”. Lo chiamano “Perdonismo&rdquo;, in gergo canagliesco.

L’Europa ( come l’America, l’Australia, le Filippine) ha concorso al parto dei nuovi mostri: sempre più spesso sono i suoi propri figli, ma si stenta a riconoscerli o non li si vuole riconoscere. Anche uno scarafaggio o una scarafaggia è comunque una top model agli occhi abbagliati della sua mamma o del suo papà.

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3 risposte a Il pesce morte

  1. anonimo scrive:

    Splendido post, complimenti.

    a.man.

  2. anonimo scrive:

    Vorrei aggiungere un commento a conferma di quelli di Gianni De Martino. Infatti, il tutto è strettamente connesso.

    Riporto qui nuovamente la citazione da Citati

    “Una cosa che amo molto nell’Islam – scrive Citati – è la vastità del suo mondo, assai più esteso di quello ebraico e di quello cristiano. Il Corano parla di due creazioni, quella di Adamo nell’Eden e quella di un mondo stellare dove non esiste colpa, non esiste sesso, non esiste storia, esiste solo una beatitudine infinita. Per ebrei e cristiani il peccato e l’uscita dall’Eden significano l’ingresso nella storia. Il mondo astrale islamico non ha, invece, contatti con quello umano, anche se la tradizione vuole che Maometto vi sia asceso, in sella al suo meraviglioso cavallo, per portarvi la notizia dell’Islam”.

    L’infatuazione di molti occidentali per l’islam nella sua ultima versione, deriva dunque dalla proposta di annullare tutte le tensioni. Senza più pulsioni sessuali verrebbero dunque a mancare le motivazioni di base per qualsiasi conflitto, esterno e interno.

    Freud (e prima di lui Schopenhauer) ha contrapposto le pulsioni dell’Eros a quelle di morte. L’Eros, sinonimo di vita, è l’unica forza che si oppone alle pulsioni di morte, ovvero alla tendenza naturale della materia organica di ritornare al suo stato precedente. Questa tendenza regressiva viene inconsciamente interpretata dalla nostra psiche come una regressione intrauterina, in quanto nell’utero era cominciato il nostro percorso di individui. Ma siccome quella di morte è una pulsione, ovvero un bisogno, quello che a prima vista sembra un desiderio di annullare le pulsioni, nasconde il bisogno di soddisfare la pulsione che è quella primaria, e la più forte di tutte. Come ci ha detto Nietzsche: “ il desiderio di rinunciare a una passione nasconde il desiderio di soddisfare un’altra passione”, ovviamente percepita come ancora più impellente.

    Quando l’Islam odierno ci propone “un mondo stellare dove non esiste colpa, non esiste sesso, non esiste storia, esiste solo una beatitudine infinita”, ci propone di rinunciare alle pulsioni di vita (Eros), che sono quelle che ostacolano la pulsione di morte, in nome del soddisfacimento di quest’ultima. Da qui, l’estrema attrazione della proposta. Dopotutto, la pulsione di morte, alla fine, trionferà in ogni caso. Quando le pulsioni dell’Eros, stremate, si esauriscono, noi tutti moriamo.

    Freud ha chiamato l’istinto di conservazione la forza che impedisce un corto circuito verso la pulsione di morte. Ovvero, ogni organismo deve morire, ma deve morire “alla propria maniera”. Quello che l’Islam ci propone è proprio questo corto circuito. E’ l’ideologia del corto circuito, che viene adottata da coloro che, sotto la pressione di un malessere esistenziale, alla base del quale esiste un incontrollabile senso di colpa per le proprie pulsioni vitali, rinunciano alla vita stessa, per non subire lo stress inerente al conflitto tra Eros e pulsione di morte, da questa rappresentato.

    Iakov Levi

  3. anonimo scrive:

    mi dispiace che tu ti atteggi così fastidiosamente da superiore quando invece sembri una persona abbastanza ragionevole. i laghetto e i loro testi non hanno niente a che vedere con le tesi folli di quel cretino informatico di E.Cazzidui (cognome o pseudonimo quantomai azzeccato). informati meglio prima di sparare a zero dal trono dello sdegno.

    ps:i refused sono svedesi

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