Strage di pellegrini alla Mecca

 RESSA ALLO HAJ

STRAGE DI PELLEGRINI ALLA MECCA

 MINA. Il 12, l’ultimo giorno di pellegrinaggio ( haj ), quasi 350 persone – soprattutto donne e uomini anziani – sono state calpestate a morte durante la rituale lapidazione di Satana, consistente nello gettare pietre alle tre colonne di  Jamrat  che rappresentano il diavolo. Il maggiore Gen. Mansour Al-Turki, portavoce del governo, ha detto che i morti sarebbero 345. Secondo un portavoce della mezzaluna rossa saudita, più di 1.000 persone sono rimaste ferite mentre si accalcavano freneticamente per lapidare il diavolo. La fuga precipitosa è durata circa mezz’ora prima che la folla fosse sottoposta a controllo. Il rituale di lapidazione è allora ripreso. Il tragico problema che si ripete ogni anno, durante il rituale di lapidazione di tre giorni che contrassegna il primo giorno di Eid Al-Adha (festa del sacrificio)* e l’ ultima fase dell’annuale haj, è dovuto al fatto che centinaia di migliaia di pellegrini affluiscono al ponte di Jamrat in tutti i sensi. Dovrebbe esserci un sistema per accertarsi che entrino nella zona di Jamrat da un senso e escano da un altro.

Riti dello Hajj e della Umrah

Table of Contents for Rites of Hajj & Umrah

Special Guide to Hajj and Umrah

* One Million Animals Sacrificed Over Three Days Syed Faisal Ali, Arab News

-TURCHIA Festa del sacrificio, mille feriti

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4 risposte a Strage di pellegrini alla Mecca

  1. anonimo scrive:

    Mai visto tanto interessamento sui media e sui blog occidentali.

    Come mai ?

    Balq

  2. giannidemartino scrive:

    Forse perché 350 morti e un migliaio di feriti sono tanti… D’altra parte, anche sui media arabi se ne parla tanto, vi sono numerosissimi articoli e commenti sull’ecatombe di quest’anno di pellegrini alla Mecca. Molti media arabi mettono l’accento sulle carenze organizzative, la speculazione economica e la mancanza di una vera e propria protezione civile.

  3. anonimo scrive:

    Solito gioco al massacro ma va bene cosi’ senza parole.

    Balq

  4. giannidemartino scrive:

    D’altra parte, da un punto di vista più generale, antropologico, negli esseri umani esiste una strana fascinazione per i giochi di vertigine, il pericolo e la morte. Per esempio, andare in automobile è pericoloso, vi sono migliaia di morti e centinaia di migliaia di feriti all’anno, eppure ci si va lo stesso. In fondo, gli esseri umani sono in questo davvero uguali. Musulmani accalcati in pellegrinaggio ai luoghi sacri della Mecca oppure non-musulmani ammassati in corsa su veloci autostrade laiche o laiciste disperate e clacsonanti, si può fare una fine balorda comunque.

    Questo non significa che i governanti e la politica, i responsabili laici e quelli religiosi, non debbano operare responsabilmente per limitare i danni ed evitare il solito ripetitivo gioco al massacro.

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