Shoah / Il giorno della memoria

 IL GIORNO DELLA MEMORIA

 Domani, 27 gennaio, è il sessantunesimo anniversario della liberazione del  Campo di Concentramento di Auschwitz ,  dove quattro milioni di esseri umani hanno sofferto e sono morti per mano degli assassini nazisti, negli anni tra il 1940 e il 1945.

"Pensavo che la vita fuori era bella e che avrebbe continuato a essere bella".Primo Levi

 

Paul Klee, Angelus Novus

"C’è un quadro di Klee che s’intitola ‘Angelus Novus’. Vi si trova un angelo che sembra in atto di allontanarsi da qualcosa su cui fissa lo sguardo. Ha gli occhi spalancati, la bocca aperta, le ali distese.

L’angelo della storia deve avere questo aspetto. Ha il viso rivolto al passato. Dove ci appare una catena di eventi, egli vede una sola catastrofe, che accumula senza tregua rovine su rovine e le rovescia ai suoi piedi. Egli vorrebbe ben trattenersi, destare i morti e ricomporre l’infranto. Ma una tempesta spira dal paradiso, che si è impigliata nelle sue ali, ed è così forte che egli non può più chiuderle.

Questa tempesta lo spinge irresistibilmente nel futuro, a cui volge le spalle, mentre il cumulo delle rovine sale davanti a lui al cielo.

 Ciò che chiamiamo il progresso, è questa tempesta. "

( Walter Benjamin, Tesi di filosofia della storia )

Link:

-Yad Vashem – Museo dell’Olocausto di Gerusalemme

– binario21 – Milano Centrale

In Rete:

OLOCAUSTO – Il massacro degli Ebrei

SHOAH.net – Per non dimenticare. Raccontando l’irraccontabile. a cura di Diego Brugnoni
http://www.gndesign.it/shoahnet/

Pagine della memoria
Saggi, romanzi, cronaca: le testimonianze della Shoah in Libreria. Alcuni titoli:
Memorie

A VOLTE I MOSTRI RITORNANO

Presidente iraniano Ahmadinejad nel corso di una conferenza intitolata ‘Il mondo senza il sionismo’ : “ L’imam Khomeini disse: ‘Il regime che sta occupando Gerusalemme deve essere cancellato dalle pagine della storia’ (questa frase è stata tradotta in inglese sulla stampa mondiale con ‘cancellato dalla carta geografica’, ndr). Sono parole sagge. (…). E’ possibile che un paese islamico permetta a un paese non islamico di crescere nel suo seno? Questo significa sconfitta, e chi accetta l’esistenza di questo regime (Israele, ndr) firma la sconfitta del mondo islamico. Non ho il minimo dubbio sul fatto che la nuova ondata che si è formata in Palestina e che oggi vediamo formarsi anche in altri paesi islamici, sia un’ondata di moralità destinata a diffondersi in tutto il mondo islamico. Molto presto, questa disgraziata macchia (Israele, ndr) sparirà dal centro del mondo islamico” ( Teheran, 26 ottobre 2005).

 "Anti-Semitism and Islamic Expansionism"Un’ analisi del processo in corso di islamizzazione dell’antisemitismo : qui ( in italiano )

  ESUMAZIONE

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© 2004 Cox & Forkum

George Steiner – NOI VENIAMO DOPO

Estratto da “Linguaggio e silenzio.

Saggi sul linguaggio, la letteratura e l’inumano

"Noi veniamo dopo. Adesso sappiamo che un uomo può leggere Goethe o Rilke la sera, può suonare Bach e Schubert, e quindi, il mattino dopo, recarsi al proprio lavoro ad Auschwitz. Dire che egli ha letto questi autori senza comprenderli o che il suo orecchio è rozzo, è un discorso banale e ipocrita.

In che modo questa conoscenza pesa sulla letteratura e la società, sulla speranza, divenuta quasi assiomatica dai tempi di Platone a quelli di Matthew Arnold, che la cultura sia una forza umanizzatrice, che le energie dello spirito siano trasferibili a quelle del comportamento?

Per giunta, non si tratta soltanto del fatto che gli strumenti tradizionali della civiltà – le università, le arti, il mondo librario – non sono riusciti a opporre una resistenza adeguata alla bestialità politica: spesso anzi essi si levarono ad accoglierla, a celebrarla, a difenderla. Perché? Quali sono i legami, per ora assai poco compresi, tra gli schemi mentali e psicologici della cultura superiore e le tentazioni del disumano?

Matura forse nella civiltà letterata un gran senso di noia e di sazietà che la predispone allo sfogo della barbarie?" (George Steiner, dalla Prefazione a «Linguaggio e silenzio», Garzanti, Saggi blu , traduzione di Ruggero Bianchi, 1967).

Aggiornamento:

                                                         

"La Massoneria ricorda la Shoah"

un articolo quanto mai opportuno di Dimitri Buffa – L’Opinione – da Informazione corretta

 

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