Il giovane Machiavelli e i preti / Una precisazione di W.J. Connell

 IL GIOVANE MACHIAVELLI E I PRETI

UNA PRECISAZIONE DEL PROFESSOR W. J. CONNELL

Caro De Martino,
 
ho potuto leggere per la prima volta oggi sul suo blog una bella replica*, colta ed erudita, fatta ad una intervista a chi scrive apparsa su
www.corsera.it qualche mese fa

 

( Cfr. Corriere della Sera – «Da piccolo Niccolò Machiavelli fu molestato per anni da un prete, Ser Paolo Sasso, che era anche il suo maestro»).

  La ringrazio per l’attenzione, aggiungendo solo che a volte, facendo il loro  mestiere, i giornalisti esagerano le cose.  
 
In questo caso si trattava di un mio suggerimento, fatto in base alla lettura corretta offertaci dopo tanto tempo da Martelli nel 1999 (ed è da sottolineare che Martelli era citato proprio nell’intervista pubblicata sul web) di quella lettera scritta da Vettori a Machiavelli.  Martelli è un commentatore di Machiavelli di altissimo valore.  Penso che l’unica cosa che io abbia fatto in più fosse volgere i pensieri degli studiosi e dei lettori di quella lettera agli specifici insegnanti del giovane Machiavelli.
 
Si tratta di una mia ipotesi, allora, e non della "scoperta" assoluta dichiarata dalla giornalista–probabilmente per attirare attenzione alla cosa–attribuendomi a volte nell’intervista alcune parole e frasi non mie.  
 
Tuttavia, sul ruolo della religione nel pensiero di Machiavelli dei veri fiumi di inchiostro sono stati scritti, e, anche se fra gli studiosi ancora non c’è accordo sulle sue posizioni religiose, mi pare sempre interessante che fra i tre insegnanti del piccolo M. due erano preti.  E, per quanto io sappia, questo non è stato commentato neanche da Martelli. 
 
Dovrei forse aggiungere che non ho niente contro i preti e la fede cattolica.  Mi interessa invece il ruolo di M. nella creazione della cultura laica della modernita.
 
Con devotissimi ossequi, sono
 
William J. Connell

Certo, a volte i giornalisti e le giornaliste esagerano " un po’ " per fare notizia. Da noi, dopo l’uscita del libro di Dario Fertilio, le chiamano “ notizie del diavolo”. Dunque non c’è alcuna relazione di causalità stretta tra l’educazione del piccolo M. da parte di insegnanti preti e il fatto che oltre a “tendere a femmine”, “toccasse” anche, cioè faceva l’amore con i ragazzi. Continuo anche a pensare che se i musulmani avessero avuto dei veri e propri "ponti culturali" come il Nostro M., fra i creatori della cultura laica, forse oggi il loro contatto con la modernità non virerebbe al disastro…, gdm

William J. Connell / The Web site of William J. Connel / The PrinceIl Sito dello storico americano William Connel, docente di storia alla Seton Hall University (South Orange, New Jersey, Usa). In Italia ha pubblicato «La città dei crucci. Fazioni e clientele in uno stato repubblicano del ‘400 e ha curato il volume «Lo stato territoriale fiorentino, sec. XIV-XV: ricerche, confronti, linguaggi». Nel gennaio 2005 è uscita una sua traduzione inglese con commento del «Principe» ( Machiavelli’s The Prince), mentre è uscito da poco «Sacrilegio e redenzione a Firenze nel Rinascimento» ( scritto in collaborazione con Gilles Constable).

 Ecco la bibliografia corretta:

The Web site of William J. Connell <pirate.shu.edu/~connelwi/&gt;
Il Sito dello storico americano William Connell, docente di storia alla  Seton Hall University (South Orange, New Jersey, Usa). In Italia ha pubblicato  La  citt&agrave; dei crucci. Fazioni e clientele in uno stato repubblicano del ‘400, Firenze, Nuova Toscana Editrice, e ha curato (con Andrea Zorzi) il volume Lo stato territoriale fiorentino, sec.  XIV-XV: ricerche, confronti, linguaggi, Pisa, Pacini Editore. Nel gennaio 2005 è uscita una sua  traduzione inglese con commento del «Principe&raquo; (N. Machiavelli, The Prince with Related Documents, Boston, Bedford Books, mentre è uscito da poco Sacrilege and Redemption in Renaissance Florence, Toronto, Centre for Reformation and Renaissance Studies (scritto in collaborazione con Giles Constable).  

Poi, per quanto riguarda l’idea che un maestro facesse delle tenerezze al piccolo M., e che un episodio giovanile del genere stava alla base degli affari adulti di M. con ragazzi, fu Vettori stesso (come ha dimostrato Martelli, se non sbaglio) a suggerirlo nella sua lettera.   Il contributo mio è stato di notare che fra i tre maestri di M. che conosciamo, due sono preti.
Cordiali saluti e grazie di nuovo di una opportunità per spiegarmi meglio. WJC

D’accordo sui musulmani.  Distinti saluti,  WJC

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