Jihad nucleare / La bomba è vicina

 Jihad nucleare

LA BOMBA E’ VICINA

Teheran ha respinto al mittente l’appello di Mosca a sospendere il programma di arricchimento dell’uranio e le ricerche atomiche, affermando che è ormai impossibile. "Le attività’ nucleari iraniane sono come una cascata che ha cominciato precipitare: non possono essere fermate" ha detto una fonte del lugubre regime degli ayatollah.

Il presidente Ahmadinejad, che rivendica il diritto allo sterminio degli ebrei e che durante l’allocuzione in settembre alle Nazioni Unite si è sentito «circondato da un’aura luminosa», sostiene che «il principale scopo della rivoluzione è preparare il terreno per il ritorno dell’imam nascosto». Ovvero il Mahdi, il dodicesimo imam, scomparso secondo la tradizione sciita nel 941 dell’era cristiana e destinato a tornare nel mondo in preda al caos per instaurare una società islamica ideale.

Ahmadinejad ha più volte citato come suo compito la mahdaviat  , la preparazione dell’arrivo del Mahdi che precede la fine del mondo. “E dunque – commenta l’islamologo Bernard Lewis – qualsiasi deterrenza di fronte a questo non vale: a lui non importa che Israele o altri potrebbero rispondere a un attacco nucleare contrattaccando Teheran. Non conta quanti morti si fanno per la vittoria finale dell’Islam. E’ questo che Ahmadinejad crede con fede totale di star preparando” .

Mentre l’Iran – accusato dagli esperti occidentali di dedicarsi ad attività di arricchimento dell’uranio a fini militari e di proseguire un programma di missili ( Shahab e Ghadr) in grado di trasportare armi nucleari – lavora alacremente per il “jihad nucleare”, l’occidente, intanto, sta perdendo tempo..

"Se le scienze umane non avessero trattato la religione e l´aspetto religioso della vita umana come un´arcaica favola primitiva, escogitata giusto per spiegare l´origine del mondo, forse ciò che è avvenuto l´11 settembre 2001 a New York e le rovine di Ground Zero avrebbero suscitato meno stupore, in un pianeta che vive ancora nella convinzione della propria eternità. È una convinzione sbagliata di origine aristotelica e che non mette in conto la possibilità che il nostro universo un domani possa essere distrutto…”

René Girard [da "l’Espresso" n. 25 del 12 giugno 2003, titolo originale"Il Dio dell´apocalisse" , colloquio con René Girard di Attilio Scarpellini]

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LA LETTERA CHE UCCIDE

Voi mettete nei loro cuori più terrore che Allah Stesso, poiché invero è gente che non capisce...” ( Corano, Al-Hashr, 59 :13 )

Arbaba, terrorizzare , è verbo coranico, e al-irhab ( quello che noi chiamiamo “terrorismo”) è vissuto dai jahidisti come un sacro dovere . Così è scritto:

8:59 ولايحسبن الذين كفروا سبقوا انهم لايعجزون

8:60 واعدوا لهم مااستطعتم من قوة ومن رباط الخيل ترهبون به عدو الله وعدوكم واخرين من دونهم لاتعلمونهم الله يعلمهم وماتنفقوا من شئ في سبيل الله يوف اليكم وانتم لاتظلمون

8-60 . WaaAAiddoo lahum ma istataAAtum min quwwatin wamin ribati alkhayli turhiboona ( liturhibo) bihi AAaduwwa Allahi waAAaduwwakum waakhareena min doonihim la taAAlamoonahumu Allahu yaAAlamuhum wama tunfiqoo min shay-in fee sabeeli Allahi yuwaffa ilaykum waantum la tuthlamoona

Preparate, contro di loro, tutte le forze che potrete [raccogliere] e i cavalli addestrati per terrorizzare ( turhiboona ) il nemico di Allah e il vostro e altri ancora che voi non conoscete, ma che Allah conosce . Tutto quello che spenderete per la causa di Allah vi sarà restituito e non sarete danneggiati “ ( Corano, Al-‘Anfâl, 8:60 )

 

 Negli ultimi anni si nota la ripetizione di una violenta campagna di persecuzione contro i cristiani nei Paesi abitati dai musulmani: i fedeli vengono uccisi e le chiese sono date alle fiamme.

nota

 Il millenarismo rivoluzionario
Il millenarismo che non si limita a speculare su avvenimenti apocalittici ma usa la violenza per sovvertire il presente ordine di cose e realizzarne uno nuovo e finale “nel nome dell’islam”

 ( http://www.cesnur.org/2001/mi_oct02.htm)

 

Aggiornamento

A me più che il terrorismo – scrive Magdi Allam – preoccupa questo Occidente che, puntualmente di fronte alla strage, persevera nel nobilitare il terrorismo giustificandolo come reazione a delle nostre colpe, rifiutandosi di comprendere che ha invece una natura aggressiva. Che dimentica troppo rapidamente che l’Occidente stesso è diventato una roccaforte del terrorismo islamico e una fabbrica di kamikaze. Da: Mistica dei numeri e miopia dell’Occidente (26 aprile 2006)

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