Una poesia di Rilke

 TREMORI

A LUNGO TENNI STRETTO IL MIO ANGELO

 

A lungo tenni stretto il mio Angelo,
e lui infine s’intristì fra le mie braccia
divenne piccolo, ed io grande:
finchè fui io la compassione,
e lui soltanto una preghiera tremante.

Solo allora gli ridiedi i suoi cieli,
svanendo, mi lasciò le cose sue più intime;
lui apprese il volo, io imparai la vita
e lentamente l’un l’altro ci riconoscemmo.

Rainer Maria Rilke ( Engellieder )

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Una risposta a Una poesia di Rilke

  1. anonimo scrive:

    ciao, ho visto con piacere che sei passato a trovarmi. ricambio la visita.

    spero che la vita sia come te l’aspetti.

    gugl

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