ANNIVERSARI / SUMMER LOVE 1967-2007

 SUMMER OF LOVE ?

L’ ESTATE DELL’AMORE QUARANT’ANNI DOPO

 Il flower power, gli hippies: il culmine di una breve stagione di speranze immense , innamoramenti folli e utopie cancellate da droghe, violenza e la ricerca del potere.

Eravate freschi e piacenti, con un corpo non ancora diventato carne prudente, impaurita e che invecchia. E – fra molta arroganza, povertà, amicizia, sogni e sacchi a pelo – credevate di essere la prima generazione civilizzata del Pianeta. “ Noi metteremo fine alla guerra, alle ingiustizie, alla miseria. ”

Pace ( perpetua) , amore ( naturalmente eterno) e fiori ( sempre freschi) : chissà chi vi aveva messo in testa quelle strane idee. Forse Rimbaud, forse Nanda Pivano, forse Topolino…

Eppure, nonostante tutto l’amore non può essere come la luce di un Love in o di una discoteca che chiude all’alba…

Forse la storia di quel tentativo spirituale – un tentativo di amore più che della cosiddetta “controcultura“ o di una “rivoluzione culturale che contagia il mondo” – può essere riassunta dai versi seguenti dello scrittore indiano Nirad Chauduri:

Ma egli scorse la luce e donde proviene,

la vede con gioia profonda.

Il giovane che ogni giorno sempre più lontano dall’oriente

deve viaggiare, è ancora il sacerdote della natura.

E, confortato da quella splendida visione

proseguirà per la sua strada.

Alla fine, l’uomo la vede morire da lontano,

svanire nella scialba luce del giorno qualunque.

"Hippie Days" – Rotta Hippie 2007 (Matteo Guarnaccia, Italo Bertolasi, Claudio Visentin, Gianni De Martino e Oliviero Toscani a Verucchio)

 

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3 risposte a ANNIVERSARI / SUMMER LOVE 1967-2007

  1. anonimo scrive:

    … che bello. Non ne sapevo nulla, purtroppo. E avrei salutato molto volenteri Italo che non vedo da tanto. Ciao a tutti

    Fabio D’Amico

  2. anonimo scrive:

    A proposito di sostanze stupefacenti, dovresti visitare http://www.sostanze.info. E’ un portale dedicato alle droghe dove chiunque può inserire i suoi articoli senza censura. Inoltre c’è la possibilità di fare domande anonime ad operatori qualificati.

  3. giannidemartino scrive:

    Per la verità, le droghe degli hippies non erano gli stupefacenti ( come l’eroina) ma gli psichedelici (come la canapa e l’Lsd ).

    Il Sessantotto americano e la psichedelia negli anni Sessanta hanno, per esempio, stimolato molto “creativamente” i giovani fisici, matematici e informatici della Florida. Nel 1978 undici hippies crearono Microsoft; e internet e Second Life devono molto alla canapa indiana.

    Chissà perché specialmente in Italia, “creatività” sembra, nella maggior parte dei casi, sinonimo di “patologia”. In tre parole, secondo Beltramini, autore libro “Hippie.com.La new economy e la controcultura californiana

    ” (Vita & Pensiero, 2005 ): 1) La rivoluzione tecnologica in Italia non è mai avvenuta perché è mancata una rivoluzione culturale ; 2) La creatività nel nostro Paese sembra accettabile solo se si piega alla ragione e ai dettami classici della bellezza; 3) La politica dovrebbe costruire nuovi contesti sociali mettendo in grado i “devianti” di operare nella società.

    Per investigare meglio questo oggetto misterioso forse può essere utile leggere anche “From Counterculture to Cyberculture” di Stewart Brand, the Whole Earth Network, and the Rise of Digital Utopianism (University of Chicago Press, 2006).

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