Deviazioni creative / La teoria del surf

  DEVIAZIONI CREATIVE

LA TEORIA DEL SURF

 

Il mondo scientifico è in fermento per l’ inattesa teoria di un giovane “deviante” di origini italiane, il surfista-snowboarder Antony Garrett Lisi, 39 anni, neo-hippie e laureato in fisica, autore di un modello di unificazione delle leggi che reggono tutto l’universo: dalle più piccole particelle subatomiche ai movimenti degli ammassi stellari.  La forma grafica del modello di Universo proposto dallo studioso surfista assomiglia a uno yantra* ed è basato su una struttura matematica conosciuta come “E8”, prossima alla teoria delle stringhe ( una teoria che tende a unificare le  quattro interazioni fondamentali nell’Universo).

 Sembra che la natura abbia incorporato il senso dell’E8 nella base di molte leggi fisiche, tanto che Lisi arriva a dire che l’Universo potrebbe avere questa forma grafica precisa.

La teoria delle stringhe verrà detronizzata dalla teoria del surf ? E’ un po’ la questione che oggi agita la bolgsfera del mondo della fisica teorica da quando A.Garrett Lisi – outsider che ama i cavalloni delle Hawai e dottore in fisica tuffatosi nei misteri dell’Universo e riemerso sulla cresta dell’onda – ha proposto “ una teoria del tutto eccezionalmente semplice”.


>Telegraph – >Surfer dude stuns physicists with theory of everything14/11/2007

>La forma dell’Universo – Metaforum.it – E8, L’Universo è così. Parola di surfer di Tiziano Toniutti.


>An Exceptionally Simple Theory of Everything (Pdf )http://arxiv.org/pdf/0711.0770

>Anthony Garrett Lisi : " La théorie est mathématiquement et esthétiquement superbe "- LEMONDE.FR | 19.11.07 | – su: http://www.lemonde.fr/web/article/0,1-0@2-3244,36-979854,0.html


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Nota

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Sri yantra, supporto per i rituali e la meditazione

Secondo la tradizione tantrica indu e buddhista, la Manifestazione è un continuo venire all’esistenza condizionata (samsara) uno scorrere ad ogni istante nuovo, sorgente, e un conformarsi all ‘ Infinito attraverso il limite.

Il limite, ovvero il punto – intenso e feroce – in cui la vita va al di là, è conosciuto tecnicamente come bindu. Sulla base dell’esperienza yogica dello yantra e del punto limite si costruiscono i mandala.

Letteralmente, in sanscrito, manda significa “crema”, "parte migliore”, “essenza”, e il suffisso la indica un supporto, “ciò che tiene o prende”, o anche “ciò che dà”. Mandala assume quindi il significato di “ciò che prende o dà l’essenza” nel corso del rituale e della meditazione tantrica.

In tibetano, Mandala si dice ‘ dkyl ‘khor , letteralmente “ centro e circonferenza”, ed ha il significato di “circonfondere di significato e di bellezza una cospicua sfaccettatura della realtà” in quanto relazione con se stessi e con l’Universo, con gli altri e con l’Altro. In tal senso il tibetologo Giuseppe Tucci definisce il Mandala come “ psico-cosmo-gramma”.

Rifacendosi alla tradizione indiana, i maestri buddhisti del Tibet spiegano il termine ‘ dkyl come “il più importante” e il termine ‘ ‘khor come “il circostante”, intendendo ‘ dkyl come “oltremondano” e khor come “mondano”, ovvero ‘ dkyl come “divinità” e ‘khor come “il suo palazzo”. Per esempio il Mandala di Avalokitesvara ( tib. Chenrezig ), raffigurante il bodhisattva della compassione, ovvero “la divinità” vuota di esistenza inerente al centro, nel suo palazzo circonfuso di bellezza. Oppure il  Mandala di Kalachakra , la “sacra dimora” della “divinità” del tempo ( dove kala significa “tempo” e chakra vuol dire “ruota” e punto focale dell’esperienza yogica che ha nel corpo vivo il suo mediatore indispensabile).

Volendo seguire l’etimologia della parola sanscrita mandala , per cui manda vuol dire “essenza” e la significa “giocare” , “prendere-e-ricevere”, “ attenersi a”, possiamo dire che ‘dkyl ‘khor significa consapevolezza della “grande beatitudine” (ananda).

Con ananda ( "grande beatitudine") intendiamo la piccola e indistruttibile esperienza di un godimento che è oltre il godimento ( mahasukka). " L’ apex mentis, l’apice della mente secondo la definizione medioevale, ne è anche la base, e non può essere ridotta alla situazione mistica, che è soltanto una delle sue forme" ( Elvio Fachinelli, La mente estatica, Adelphi, 1989, p.12 ).

La "grande beatitudine" pervade questo mondo e l’altro. E  Mandala o ‘dkyl ‘khor significa prendere consapevolezza della gioia, che è l’essenza dell’esperienza ( specialmente se si pratica il surf su cavalloni immensi).

 

 

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