La tentazione di sant'Antonio

SURREALISMO RAZIOCINANTE
LA TENTAZIONE DI SANT’ANTONIO
 
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Queste  bestie con lunghissime zampe di ragno, la posizione di un sant’Antonio magro e allupato, in bilico nel respingere brandendo il segno della croce l’incombenza  di dolci sogni e chimere mostruose… forse l’attrazione torbida della dissipazione …
 
" Dissolution ! Dissolution à toute vitesse ! Voilà où j’en suis dans cette transe d’où je ne sors pas, exultation par désorganisation générale. La tentation de saint Antoine, je le sais maintenant, c’est la tentation de la dissolution de la volonté et du maintien.” ( Henri Michaux, in L’Infini Turbulent, poésie , Gallimard, p.100). – “ Dissoluzione! Dissoluzione a tutta velocità. Ecco dove mi trovo in questa transe da cui non esco più, esultanza per disorganizzazione generalizzata. La tentazione di sant’Antonio, adesso lo so, è la tentazione della dissoluzione della volontà e del contegno.” 
 
D’altra parte è anche vero che in questo cinema che si sta facendo c’è qualcosa di integro in sant’Antonio, o perlomeno così pare. Nel suo caso, l’integrità potrebbe essere rappresentata dal segno della croce, simbolo di grazia e anche di totalità legata all’orientamento nello spazio. Anche san Francesco d’Assisi, celebre per la sua affettuosa connessione con tutte le creature, come si racconta nella leggenda del “Lupo di Gubbio”, fece il segno di croce davanti al terribile Lupo e lo rese calmo, ottenendo la Pace.
 
Con le parole, ancora una volta di Henri Michaux – autore, fra l’altro, di “prove” ed “esorcismi”, che diceva di scrivere “per percorrersi” e creare “qualche corto circuito” : “Tu peux être tranquille. Il reste du limpide en toi. En une seule vie tu n’as pas pu tout souiller.” Come dire: “ Puoi tranquillizzarti. Resta del limpido in te. In una sola vita non hai potuto sporcare tutto.”
 
Occorre essere intrepidi davanti all’attrazione torbida dell’insufficienza e di quello che potremmo chiamare “fantasmi” ( in gergo psicoanalitico i demoni vengono chiamati fantasmi, per tranqullità). Del resto, come forse sapranno tutti gli scouts , proprio la leggenda del “Lupo di Gubbio” pare abbia dato il nome ai famosi e intrepidi Lupetti. E se vi sembra una follia, ne ho un’altra, sempre di Michaux ( “non si è mai soli nella propria pelle”), ecco: “chi nasconde il proprio folle muore senza voce. ”
 
Scrivere, allora, ma respingendo l’attrazione torbida dell’insufficienza e di altre seducenti catastrofi:  scrivere contro la propria dissipazione ( dissipazione, che terribile espressione ! ).
 
Immagine:
Salvador Dali, "La Tentazione di Sant ‘Antonio" (1946)
 
Link:
Henri Michaux (1899-1984)
( Henri Michaux was born in Namur as the son of a catholic lawyer. He was educated at Putte-Grasheide and at a Jesuit school in Brussels.)
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P.s. Quale devoto osservatore delle coincidenze, noto che scrivo di un autore Belga, Michaux appunto, mentre sto per  partire per il Belgio,  dove a Bruxelles  si svolge il Salone del libro indipendente Joli Mai 2008  dal Sabato 31 Maggio 2008 alla Domenica 1 Giugno 2008.
Samedi 31 Mai h15:00 – Halles Schaerbeek di  Bruxelles –  Biliki Mezzanine
 Présentation du livre  Hôtel Oasis  en présence de l’auteur (qui viendra spécialement de Milan) et du traducteur Christian Pirlet.
 
 
 

 
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