Effetto Obama

EFFETTO OBAMA
Mentre negli Stati Uniti si registrano, qua e là, rigurgiti di razzismo ( croci bruciate e fantocci impiccati come ai tempi del Klu Klux Klan), in Francia il Ministro degli Esteri, il socialista Bernard Kouchner, parla di un presidente "plus coloré que d’habitude", ossia "più colorato del solito" ( senza che per questo il Corriere della Sera o Franceschini abbiano gridato al politicamente scorretto come per l’ « abbronzato » di Berlusconi, o Carlà Brunì abbia preso la sua chitarrina soft e cambiato nazionalità).
Nel frattempo nei siti islamisti rispunta il terrorista egiziano Al Zawihiri che insulta e minaccia Obama. Il numero due di al Qaeda ricorre apertamente a insulti razzisti definendo "Abeed al-beit" ( "domestico nero", letteralmente: " schiavo di casa " )  il neo-eletto Presidente degli Stati Uniti, rimproverandogli di essersi messo al servizio dei bianchi & degli ebrei, e di non essere un buon nero musulmano come Malcom X.
 Commercianti arabi di schiavi
COMMERCIANTI DI SCHIAVI NERI.  L’illustrazione, risalente al XIX secolo, ritrae una carovana araba mentre trasporta un gruppo di schiavi africani attraverso il Sahara. Il commercio transahariano degli schiavi nacque tra il VII e l’VIII secolo, quando gli arabi musulmani conquistarono la maggior parte dell’Africa del Nord; conobbe poi nuovi momenti di forte incremento tra il X e il XV secolo e, nuovamente, a metà del XIX secolo.
In genere sia gli africani moderni sia i neri convertiti all’islàm ( come Malcom X) hanno messo giustamente l’enfasi sull’impatto distruttivo del colonialismo europeo e del commercio transatlantico degli schiavi, ma stranamente hanno ignorato la molto più duratura e devastante tratta arabo-musulmana degli schiavi africani che finivano in Marocco, in Arabia, in India e in altri paesi musulmani. Come mostrano, tra l’altro* , gli studi dell’antropologo Malek Chebel, gli Arabi che razziarono l’Africa subsahariana in modo ininterrotto per circa di tredici secoli, consideravano la tratta negriera  islamicamente corretta, in quanto lo stesso Corano raccomanda ai musulmani di avere schiavi e schiave. Insomma, poiché è scritto dell’a-temporalità della lettera divina: Yes, we can! A meno che il padrone non decida altrimenti, facendo una lettura meno restrittiva ed  angusta del Sacro testo.

 
 
 
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2 risposte a Effetto Obama

  1. anonimo scrive:

    Considerare isolati gli episodi di razzismo degli ultimi giorni sembra quanto meno ridicolo. La cosa preoccupante è che – mi pare – si stia gradualmente procedendo verso una sorta di accettazione sociale di questa tendenza, probabilmente anche a causa dell’atteggiamento lassista, e in alcuni casi negazionista (come balza agli occhi dalle notizie degli ultimi giorni) del mondo politico

  2. giannidemartino scrive:

    UN FENOMENO NON SOLO OCCIDENTALE

    La parola negro, ovvero il razzismo islamico

    di Carla Reschia, da “La Stampa” 19/11/2008

    Al Zawahiri ha dato voce agli insulti che fin dall’elezione si vanno rieptendo sui siti islamisti della supremazia araba

    Servo negro, o negro di casa, a seconda delle traduzioni. Al Zawahiri ha dato voce a quello che sui blog islamici e/o islamisti si ripete fin dalla notte dell’elezione di Obama quando si è cominciato a chiamare il neoeletto presidente Usa «uno schiavo negro», «un negro blasfemo a capo di una nazione blasfema», un «eunuco negro», estendendo il disgusto al fatto «per la prima volta nella storia la First Lady americana sarà una schiava negra». Secondo Abu Ahmad “Il Salafita”, «Per noi musulmani sarebbe stato meglio McCain, mentre ora ci troviamo questo schiavo negro, fondamentalista cristiano, pronto a servire gli ebrei».

    Non è nulla di strano. Da tempo nel mondo islamico si lamenta il razzismo arabo, quella convinzione settaria di essere i depositari della verità che spiace ad africani neri, indonesiani e ai tanti altri che hanno creduto al Corano perché predica l’uguaglianza, almeno quella di tutti i veri credenti e che tuttora devono leggerlo in arabo perché le traduzioni non sono considerate vera parola divina, così come le preghiere recitate in una lingua diversa.

    I negri non piacciono agli arabi, O almeno ad alcuni di loro. Con buona pace di Malcolm x, conconvertitosi all’Islam in carcere persuaso che fosse la risposta all’ansia di riscatto degli afroamericani.

    ”Ho udito il Profeta dire ”chiunque voglia vedere Satana deve guardare Nabtal” egli era un uomo nero (Ishaq 243 ); ”Gabriele ha detto a Muhammad: il cuore di un nero è più rozzo di quello di un asino” (Ishaq 243); ”Lasciate perire gli schiavi di Dinar. Se uno schiavo nero chiede qualcosa non deve essergli concessa. Se ha bisogno di intercessione per andare in Paradiso gli verrà negata” (Bukhari V4B52N137) .

    Il razzismo, indubbio, di una parte del mondo occidentale e il sacrosanto mea culpa per il fenomeno dello schiavismo hanno a lungo velato una parte della storia, che pure è evidente: la tratta degli schiavi, praticata con disinvolto successo dagli europei, era stata iniziata dai mercanti arabi e anche in seguito erano questi ultimi spesso a compiere il primolavoro dia cattura e selezione. Un fenomeno tuttora evidente in Mauritania, ad esempio, dove lo schiavismo, salvo temporanei ripensamenti, è tuttora praticato e dove i padroni sono i Mauri (detti in arabo bayan, bianchi), che da secoli opprimono e tengono in soggezione gli harratin, i servitori “di colore”.

    O anche in Sudan, dove l’oppressione data a partire dal Medioevo con il sopravvento arabo sulle popolazioni autoctone nere e dove il conflitto tra il Nord del paese arabo e il Sud cristiano animista e nero è alimentato da una guerra civile che dura da oltre 40 anni e dalle imprese tragicamente note dei Janjaweed.

    Il razzismo arabo, nota Moses Ochonu, un accademico nigeriano che vive negli Usa, è così radicato che il termine generico per indicare un nero è il prefisso abd, che significa alla lettera schiavo, come nel nome Abd- allah (servo del Signore).

    Fonte: http://www.lastampa.it/_web/CMSTP/tmplrubriche/giornalisti/grubrica.asp?ID_blog=90&ID_articolo=332&ID_sezione=&sezione=

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