In memoria

Terri è morta, la legge vive

La sofferta storia di Theresa Marie Schindler Schiavo. iniziata ben quindici anni fa, nel 1990, quando la donna, allora ventiseienne, fu colpita da ictus che compromise le sue funzioni neurologiche si è conclusa. Non c’era alcuna spina da staccare. Tuttavia , completamente disabile, non era in grado di nutrirsi o di dissetarsi da sola. Nessuno ha potuto continuare ad aiutarla a vivere, provvedendo ad alimentarla e a disidratarla artificialmente. Su domanda del marito e in base alle leggi vigenti sul diritto all’eutanasia, i giudici hanno disposto la sospensione delle cure necessarie, condannandola in pratica a morire di fame e di sete in un sofisticato ospedale della Florida, in uno dei paesi più ricchi e sviluppati del mondo. Accade sotto gli occhi del mondo impotente, disorientato e confuso, mentre gli scienziati discutono e si dividono in merito alla distinzione fra assistenza medica e accanimento terapeutico. Tale questione sarebbe risolvibile solo se si conoscessero esattamente i confini tra la vita e la morte. Nel dubbio, si è scelta la morte, per legge. La morte, ancora una volta, riempie i buchi…

Come osserva la dottoressa Claudia Navarini, docente della Facoltà di Bioetica dell’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum – “ Il diritto di morire sbandierato dai movimento pro-eutanasia è frutto di una logica distorta , che ha confuso la libertà e la responsabilità dell’uomo nel dirigere le proprie azioni con la “volontà di potenza” che illude l’uomo di essere padrone e signore della vita, al punto da decidere i tempi e i modi della propria morte. Nell’eutanasia tale decisione diventa una pretesa sul medico, trasformato in esecutore della volontà suicida del paziente, e sulla società che deve legittimare una simile pretesa.

È un inno al più sfrenato individualismo, in cui le decisioni individuali divengono un muro contro cui ogni valore morale e ogni motivazione razionale si infrangono senza scalfirlo. L’ipocrisia del “diritto individuale” si rivela tuttavia non appena si consideri che cosa accade in un mondo in cui l’eutanasia è ritenuta un diritto: si esegue anche su chi questo diritto non l’ha chiesto, come Eluana Englaro, come i neonati malformati della clinica olandese di Groningen. E come Terri Schiavo. Nessuno può sapere esattamente che cosa desideri in questo momento, ed è pertanto ragionevole, nel dubbio, optare per una scelta di vita.

Nessun essere umano può avere tanto potere su un altro (o su se stesso) da infliggere la morte a piacimento, come mezzo per ottenere un beneficio di qualunque tipo, fosse anche l’eliminazione della sofferenza. Nel bene della vita umana è contenuto qualcosa di misterioso e di ulteriore rispetto a ciò che vediamo e tocchiamo, qualcosa che ci fa arrestare di fronte a simili abusi, e che spinge a cercare altre vie per rispondere alla sofferenza umana. È la via dell’accompagnamento alla morte, dell’aiuto nel morire invece del più sbrigativo aiuto a morire…”. ( Eutanasia: la battaglia per la vita di Terri Schiavo, Zenit – 20 mar 2005)

La morte è un grande mistero, irriducibile a una costruzione umana, a un “montaggio” politico-amministrivo-ospedaliero di un evento, tutto sommato, di routine. Proprio come accade alla sessualità, ovvero alla generazione della vita, la morte tende alla gestione ottimale dei bisogni , rimuovendo e occultando la sacralità irriducibile del punto – intenso e feroce – in cui la vita va al di là dell’egoismo del piacere e della gestione politico-amministrativa dei cosiddetti “bisogni della gente” costretta praticamente ad aggrapparsi, con dita incerte, alle falde della toga della legge, come nell’universo immaginato da Kafka e diventato ormai la realtà di un mondo in cui la tecnica progredisce mentre il cervellino resta quello che è, il senso morale impigrisce e l’amore non sembra altro che disappetenza, crimine o esilio.

In rete

Tutta la verità sul caso Terri Schiavo
Il Pensiero Scientifico Editore – 25 mar 2005

( testo politicamente corretto, condivisibile solo in parte)

– Terri Schindler Schiavo Foundation

http://www.passion-movie.com/english/schiavo.html

-LA MORTE
www.thanatos.it/scienza/tanatologia/tanatologia_03.htm

Rivista Zeta
pubblicata dall’Istituto di Tanatologia
www.clinicacrisi.it/html/zeta.htm

-Governo Italiano – Dossier – Linee-guida per la sicurezza del donatore di organi
www.governo.it/GovernoInforma/ Dossier/donatori_organi/linee_guida.html



Sull’arte del morire:

-The Natural Death Handbook – Il Manuale della Morte Naturale:

http://www.globalideasbank.org/natdeath/ndh0.html

-La Grande Liberazione Nel Bardo Tramite l’Ascolto ( neo-gnosi psichedelica e cripto-buddista vajra-yana):

Il Libro Americano dei Morti – Home Page
http://www.bardoworks.it/abd_home.html

 

Che cosa accade nell’attimo in cui la coscienza si estingue Il Corriere della Sera26 maggio 2002 ( dai taccuini di Elémire Zolla).

Prendersi cura del malato terminale: tempi e modi del com-patire di Marianna Gensabella

-LA PERDITA DI UNA PERSONA CARA – Franca Castelnuovo

       A Maria Addolorata per ottenere una buona morte

 

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