Jihad
L’IRAN AFFERMA DI NON MINACCIARE ISRAELE
“La Repubblica islamica dell’Iran non utilizzerà la forza contro Israele, in conformità con gli impegni presi in seno alle Nazioni Unite”, ha dichiarato in un comunicato il ministero degli Affari esteri. Questa puntualizzazione segue le proteste delle cancellerie mondiali alle affermazioni incendiarie del presidente Ahmadinejad, secondo le quali Israele dovrebbe essere “cancellata dalla storia” e che “molto presto, questa disgraziata macchia ( Israele) sparirà dal centro del mondo islamico.”
In attesa, secondo le parole di Ahmadinejad di “ quando il nostro odio sacro avrà la forza di colpire come una grande ondata”, il balletto diplomatico o consueto ballo in maschera tende a insinuare dubbi e sconcerto nella comunità mondiale, secondo la collaudata pratica della dissimulazione (in termine tecnico: taqiya*), presente specialmente nell’islam sciita ( cfr. Aspetti in ombra della legge sociale dell’islam).
Oggi quello della taqiya o tukya o anche taqiyah, secondo le pronuncie locali, è un lavoro specializzato dei gruppi e degli Stati estremisti, dato che l’obiettivo strategico dell’islam politico, sia nelle versioni fondamentaliste che operano nel sociale sia in quelle jahidiste che ricorrono al terrorismo, è quello di distruggere i fondamenti e i princìpi basilari delle civilizzazioni non-musulmane ( definite da Ahmadinejad “il mondo dell’arroganza”) , come preludio alla “sparizione di Israele dal centro del mondo islamico”.
*v. Note sulla pratica della taqiya