Brevi frasi di Sören Kierkegaard
“La fede comincia là dove la religione finisce”.
“ La fede si può definire un’illogica fiducia nel verificarsi dell’improbabile”.
“La vita: la si comprende guardando all’indietro, la si vive guardando in avanti”.
“Un amico, di fatto, non è quello che tra filosofi chiamano l’Altro necessario; è l’altro superfluo”.
“Se mi etichetti mi annulli”.
“L’uomo non fa quasi mai uso delle libertà che ha, come per esempio della libertà di pensiero; pretende invece come compenso la libertà di parola”.
“Parlo volentieri con i bambini, perché in fin dei conti si può sperare che diventeranno esseri ragionevoli. Quanto a quelli che li sono diventati, ah! Signore!”.
OPERE
– Sul concetto di ironia (1841)
– Aut-aut (1843)
– Timore e tremore [1843], Mondadori, Milano, 2003
– Briciole di una filosofia (1844)
– II concetto dell’angoscia (1844)
– Postilla conclusiva non scientifica (1846)
– La malattia mortale (1849)
– Scuola di cristianesimo (1850)
ciao, tu ti occupi anche di luciano parinetto? è un autore che mi incuriosisce molto.
Dopo aver letto foucault, marcuse, deleuze, reich e tanti altri penso che sia il prossimo da approfondire. ciao
http://s1.bitefight.it/c.php?uid=52953
ciao
Soren è unaltro mio amico da sempre. forse lunico maschio tra i filosofi mistici, sono più illuminanti le donne. bacio.
La prima frase -su fede e religione- è drammatica ma verissima.