LO SPAVENTOSO REGNO DI HAMAS

COS’È HAMAS. Ricca di finanziamenti, di esplosivi e di martiri-killer che dal settembre 2000 – data d’inizio della seconda ondata terrorista palestinese scatenata da Arafat sotto la pressione islamista – ha commesso 52 attentati suicidi sul territorio dello stato d’Israele, Hamas è un’organizzazione politico-religiosa dedita al culto della Morte. Ha ucciso centinaia di bambini, donne, ragazzi, uomini, colpiti nelle discoteche, nei ristoranti, sugli autobus.

IL NOME E LA STORIA
Hamas che in arabo vuol dire «zelo, ardore» è acronimo di «Harakat al-Muqawama al-Islamiya» ( letteralmente Movimento di resistenza islamico). Il movimento terrorista viene fondato il 14 dicembre 1987
da Ibrahim Makadmeh, Salah Shehade, Rantisi e lo sceicco Ahmed Yassin, che hanno introdotto in Palestina gli attentati suicidi sul modello dei pasdaran iraniani e una interpretazione ideologica e crudele dei concetti coranici di shahada e di jihad applicati alla prassi del terrore.

Sheikh Ahmed Yassin, founder of the Islamic militant group Hamas Hamas, finanziato anche dalle dittature del Medio-oriente come l’Iran e la Siria, ha fabbricato una generazione di uomini-bomba e rivendicato decine di attentati in nome della shahada e del jihad, con oltre 400 vittime e numerosi mutilati.

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Terrore, in nome dell’applicazione pratica dell’Idea astratta e violenta dell’Uno.

LA CRUDELTA’ E’ L’APPLICAZIONE PRATICA DELL’IDEA DI ESSERE I SERVI DELL’UNO, DESTINATI PER DECRETO DIVINO A “PURIFICARE” IL MONDO “CORROTTO DA EBREI, DA CROCIATI E DA INFEDELI” E A SOGGIOGARLI CON TUTTI I MEZZI.

Emblema della Società dei Fratelli musulmani, da: www.hagalil.com/archiv/ 2003/08/hamas.htm

Emblema di Hamas

Emblema delle Falangi Izz al Din al-Qassam, braccio armato di Hamas

Il Sito di Hamas: http://www.hamasonline.com

The HAMAS Charter »

Ulteriori informazioni su Hamas in:

http://www.anti-cair-net.org

http://www.intelligence.org.il/eng/default.htm

http://www.investigateur.info/mainmenu.html

http://www.cat2002.org/italian/incite.html

http://www.e-prism.org/pages/1/index.htm

http://www.globalsecurity.org/military/world/para/hamas.htm

http://www.intelligence.org.il/eng/bu/hamas/character.htm

Dossier Hamas

2002-12-04 Scoperto il legame tra Al Qaeda e Hamas
L’Opinione

I NUMERI E L’ORGANIZZAZIONE
Ha tra i 700 e i 1.200 “arditi” o attivisti armati, oltre a migliaia di zeloti e di simpatizzanti.

La forza di Hamas sta nella sua rete di assistenza sociale: controlla infatti asili, scuole e ambulatori, dove i bambini vengono indottrinati a odiare gli “ebrei”, i “crociati”, gli “amerikani” e chiunque si opponga alla propagazione del fanatismo maligno. I dissenzienti vengono intimiditi o linciati come “collaborazionisti”

Giustizia sommaria nei Territori dell’Autorità Palestinese

Le guide di Hamas e i maestri di scuola insegnano ai bambini, fin dall’asilo nido, a desiderare il martirio-massacro con la promessa del godimento post-mortem nel paradiso delle Urì .

La televisione dell’Autorita’ Palestinese inneggia alla sete della terra per il sangue dei bambini. Dice: “Come e’ dolce il profumo degli shahid [martiri-killer], come e’ dolce la fragranza della terra, la sua sete si placa con il fiotto di sangue che sgorga dai giovani corpi“.

La pratica del figlicidio e la santificazione del fanciullo sacrificato e la convinzione che la divinita’ sia assetata e brami il sangue umano come un tributo e un sacrificio affonda le sue radici in arcaiche credenze palestinesi. Queste credenze non appartengono necessariamente alla fede, alla cultura e alla spiritualità musulmane, ma sono arcaismi riattivati dalla pressione islamista lungo l’asse paranoico-sacrificale, al seguito della crisi d’identità e di valori all’interno dell’islàm. e dei modi di vita dell’islàm. Quella musulmana è una civiltà differente – come quella cinese , indiana o giapponese – che alle prese con il vento dissolvitore della modernità non riesce a trovare un proprio linguaggio e l’equilibrio. In piena espansione demografica e in piena e verdeggiante effervescenza giovanile, la vasta area arabo-musulmana è preda di una malattia che si nutre di affabulazioni, di demagogia e di derive estremiste, spesso idiote e crudeli, con obiettivi e metodi fallaci e difettosi. Le infami derive para-religiose dell’islàm radicale vengono promosse da imam semiletterati e da sceicchi immorali e ipocriti, e finanziate e appoggiate dalle élites islamiste delle organizzazioni globalizzate, operanti all’interno dei potentati economici e degli Stati arabo-musulmani totalitari. Nell’illustrazione, un francobollo dell’Autorità palestinese raffigurante Baal, il dio fenicio dei sacrifici cruenti di bambini.

La Mamma dello shaid Mahmud Alabat dice addio a suo figlio prima che questi vada a farsi esplodere, il 15 giugno 2002, uccidendo due soldati israeliani e finendo direttamente in Paradiso, sempre in tiro a godere eternamente nella gnocca di 72 vergini Urì.

Il ritratto del giovane mammalucco, aureolato da un suo tipico sex-appeal spettrale di martire-killer, troneggerà come un piccolo patriarca sulla famiglia che ha saputo educarlo così bene, fin da piccolo, al santo jihad e al profittevole martirio, anche grazie ai soldi ricevuti ( se nel frattempo Arafat e la sua banda non li hanno presi per sé, o per pagare lo shopping delle mogli a Parigi o a Roma) dalla Comunità europea, dai paesi arabi, dall’America, dal Vaticano e persino dai boy scouts e da altre persone di buon cuore. ( Illustrazione dal Giornalino dei Piccoli “Moujtaba” , edito in Kuweit dagli iraniani, con la mamma di un martire-killer palestinese che offre dolcetti agli amici dello stragista per celebrarne il “matrimonio” in Paradiso).

La Mamma del povero semplicione itifallico godrà dell’ammirazione della comunità e di un assegno in dollari, inviato fino a ieri da Saddam Hussein per ogni piccolo assassino da lei prodotto. Nei territori dell’Autorità palestinese, così come in numerosi altri paesi arabo-islamici in piena espansione demografica e in pieno marasma – la Mamma degli shaid è sempre incinta.

LA MARTIROTECA DI HAMAS

Izz al-Din al-Qassam Video’s

Fonte: hamasonline.com

Mohamed Enseao

Mohamed Masry

Mohammad Farahat

Mohamed Heless – Belal Sehata

Mohamed Heless

Mohmood Al Abeed Aaslama W Jehad Mazen Mohamed Mahdy Aqel
Abed Al Asar Tayser Esmael Ashoor Sa3ban Ebrahim Ryan

Incentivi economici anche dall’Iraq per la produzione in serie degli uomini-bomba nei Territori dell’Autorità Palestinese.

I corpetti esplosivi, imbottiti di chiodi e di bulloni per fare il più male possibile, vengono amorosamente cuciti a mano dalle mamme, le sorelle e le soavi cuginette dello shaid, il martire-killer che con il proprio suicidio e l’assassinio e la mutilazione dei “nemici di Allah” vendicherà l’intera Umma allucinata dei fratelli vittime della vittimizzazione organizzata e darà lustro e prestigio alla famiglia.

nniAttentati in Israele : Fonte, http://www.israele-palestina.info/down.html

IL PICCOLO STATO D’ISRAELE, RAPPRESENTANTE DELLA MODERNA CULTURA OCCIDENTALE, SI TROVA AL CUORE DELLA REGIONE PANISLAMICA, E VIENE CONSIDERATO DAI FONDAMENTALISTI ISLAMICI – AI QUALI IMPORTA BEN POCO DELLA VITA DEI PALESTINESI O DI UN PICCOLO E DEMOCRATICO STATO PALESTINESE – COME UN OSTACOLO AL PROCESSO DI DOMINAZIONE ISLAMICA DEL MONDO.

GEOGRAFIA D’ISRAELE

Che i profughi palestinesi siano delle povere vittime, non cè dubbio. Ma lo sono degli Stati Arabi, non d’Israele. Quanto ai loro diritti sulla casa dei padri, non ne hanno nessuno perché i loro padri erano dei senzatetto. Il tetto apparteneva solo a una piccola categoria di sceicchi, che se lo vendettero allegramente e di loro propria scelta. Oggi, ubriacato da una propaganda di stampo razzista e nazionalsocialista, lo sciagurato fedain scarica su Israele l’odio che dovrebbe rivolgere contro coloro che lo mandarono allo sbaraglio. E il suo pietoso caso, in un modo o nellaltro, bisognerà pure risolverlo. Ma non ci si venga a dire che i responsabili di questa sua miseranda condizione sono gli «usurpatori» ebrei. Questo è storicamente, politicamente e giuridicamente falso.
Dal «Corriere della Sera», Indro Montanelli, 16 settembre 1972

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hamas

L’IDEOLOGIA E GLI OBIETTIVI
Per Hamas, la Palestina si estende senza interruzione «dal mare al fiume», cioè dal Mediterraneo al Giordano. Israele, che nel linguaggio di Hamas è chiamato «l’entità sionista» non ha alcun diritto di esistere. L’obiettivo di breve termine di questi terroristi è cacciare gli israeliani dai territori contesi, mentre quello di lungo termine è stabilire uno stato islamico in tutta la Palestina, eliminando Israele e anche l’Autorità nazionale palestinese – la quale, tramite il vecchio terrorista Arafat, controlla invece Tanzim , le Brigate dei Martiri di Al-Aqsa, Jihad e le altre bande dedite al massacro di oppositori, di dissenzienti e di civili.

Stando così le cose, Israele è messa in condizione di non sapere con chi dialogare, mentre i Palestinesi – vittime della vittimizzazione organizzata – si dimostrano incapaci di dialogare e credono di risolvere i loro problemi con la prassi del terrore avallato dalle affubalazioni dell’ islàm politico e appoggiato dal jhiad internazionale.

Dalla televisione di Arafat: incitazioni all’odio anti-giudeo e alla violenza:

Realplayer Video

La lotta per la pace di Arafat & comp.

Chairman Arafat da: www.theatricalshop.com/ masks02.html

Estratto dallo Statuto di Hamas

( Harakat al-Muqawamah al- Islamiyya )

La relazione fra il “Movimento di Resistenza Islamico” e la Società dei Fratelli Musulmani

Articolo 2

“ Il Movimento di Resistenza Islamico è una delle branche dei Fratelli Musulmani in Palestina. Il movimento dei Fratelli Musulmani è un’organizzazione mondiale, uno dei più grandi movimenti islamici dell’era moderna. È caratterizzato dalla profonda comprensione (?) , da nozioni precise (?) , e da una totale padronanza ( !) di tutti i concetti islamici in tutti i settori della vita: nelle visioni e nelle credenze, in politica e in economia, nell’educazione e nella società, nel diritto e nella legge, nell’apologetica e nella dottrina, nella comunicazione e nell’arte, nelle cose visibili e in quelle invisibili, e comunque in ogni altra sfera della vita”.

La concezione del tempo e dello spazio del Movimento di Resistenza Islamico

Articolo 5

“Poiché il Movimento di Resistenza Islamico adotta l’islam come il suo stile di vita, le sue concezioni storiche vanno indietro fino alla nascita del messaggio islamico, all’epoca dei pii antenati. Pertanto, Allah è il suo scopo, il Profeta è il suo modello, il Corano è la sua costituzione. La sua concezione dello spazio si estende ovunque i musulmani – coloro che adottano l’islam come il loro stile di vita – vivono, in ogni luogo sulla faccia della Terra. Di più: si estende fino alle profondità della Terra e alle sfere più alte dei Cieli”.

L’universalità del Movimento di Resistenza Islamico

Articolo 7

“A causa della distribuzione dei musulmani che hanno adottato la dottrina del Movimento di Resistenza Islamico in tutto il mondo, e che lavorano per sostenerlo, mantenere le sue posizioni e rafforzare il suo jihad, il movimento ha carattere universale. La sua chiamata è ampia a causa della chiarezza del suo pensiero (?) , della nobiltà del suo scopo (?) , dell’ampiezza dei suoi obiettivi (!).

(…) Chiunque nega i suoi diritti, o si rifiuta di sostenerlo, o è così cieco da non vedere il suo ruolo, in verità sta sfidando il fato stesso…”

Strategie del “fatale” Movimento di Resistenza Islamico: la Palestina è un sacro deposito per i musulmani

Articolo 11

“Il Movimento di Resistenza Islamico crede che la terra di Palestina sia un sacro deposito (waqf), terra islamica affidata alle generazioni dell’islam fino al giorno della resurrezione. Non è accettabile rinunciare ad alcuna parte di essa. Nessuno Stato arabo, né tutti gli Stati arabi nel loro insieme, nessun re o presidente, né tutti i re e presidenti messi insieme, nessuna organizzazione, né tutte le organizzazioni palestinesi o arabe unite hanno il diritto di disporre o di cedere anche un singolo pezzo di essa, perché la Palestina è terra islamica affidata alle generazioni dell’islam sino al giorno del giudizio. Chi, dopo tutto, potrebbe arrogarsi il diritto di agire per conto di tutte le generazioni dell’islam fino al giorno del giudizio?

Questa è la regola nella legge islamica (shari’a), e la stessa regola si applica a ogni terra che i musulmani abbiano conquistato con la forza, perché al tempo della conquista i musulmani la hanno consacrata per tutte le generazioni dell’islam fino al giorno del giudizio”.

Pace, iniziative di pace e conferenze internazionali

Articolo 13

“Le iniziative di pace, le cosiddette soluzioni pacifiche, le conferenze internazionali per risolvere il problema palestinese contraddicono tutte le credenze del Movimento di Resistenza Islamico. In verità, cedere qualunque parte della Palestina equivale a cedere una parte della religione. Il nazionalismo del Movimento di Resistenza Islamico è parte della sua religione, e insegna ai suoi membri ad aderire alla religione e innalzare la bandiera di Allah sulla loro patria mentre combattono il jihad“.

Allah ha il predominio nei Suoi disegni, ma la maggior parte degli uomini non lo sa” (Corano 12, 21).

“Di tanto in tanto, si sente un appello a organizzare una conferenza internazionale per cercare una soluzione al problema palestinese. Alcuni accettano l’idea, altri la rifiutano per una ragione o per un’altra, domandando il rispetto di una o più condizioni come requisito per organizzare la conferenza o per parteciparvi. Ma il Movimento di Resistenza Islamico – che conosce le parti che si presentano alle conferenze e il loro atteggiamento passato e presente rispetto ai veri problemi dei musulmani – non crede che queste conferenze siano capaci di rispondere alle domande, o restaurare i diritti o rendere giustizia agli oppressi (?) . Queste conferenze non sono nulla di più che un mezzo per imporre il potere dei miscredenti sui territori dei musulmani. E quando mai i miscredenti hanno reso giustizia ai credenti?

Quanto alle iniziative e conferenze internazionali, sono perdite di tempo e giochi da bambini. Il popolo palestinese è troppo nobile per mettere il suo futuro, i suoi diritti, e il suo destino nelle mani della vanità.

Non c’è soluzione per il problema palestinese se non il jihad …”.

TERRORE : http://www.cat2002.org/intro.html

TERRORE: http://www.cat2002.org/credit/imagine_n.html

TERRORE: Corpetto esplosivo

Fonte: http://cagle.slate.msn.com/

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