NOTTE D’ORIENTE E D’OCCIDENTE

Baghdad esplosione nei pressi di una chiesa
Autobombe contro le chiese al centro di Baghdad

Iraq, bombe contro le chiese: 17 morti

fonte: http://www.corriere.it


An injured woman holds a child at Ibn Al-Nafees hospital after the bomb blasts in Baghdad
E’ terribile e preoccupante perché è la prima volta che vengono prese di mira le chiese cristiane“. E’ questo il primo commento del Vaticano agli attentati a cinque chiese cristiane portati ieri a Baghdad e Mossul.


Il vicedirettore della sala stampa vaticana, padre Ciro Benedettini ha detto che gli attentati sono “tanto piu’ preoccupanti perchè la Chiesa cattolica è sempre stata in prima linea nell’impegno per la pace e la solidarietà verso tutti“.

Nota. E’ preoccupante che padre Benedettini si stupisca che il terrorismo islamico colpisca anche chi è impegnato per la pace e la solidarietà verso tutti, come se non sapesse che al Qaeda si è costituita già da qualche anno – mettendolo anche per iscritto e firmando numerose stragi di innocenti in diverse parti del mondo – come Fronte Internazionale per il Jihad contro gli Ebrei e i Crociati. Si può essere colpiti comunque, anche se non si fa nulla di sbagliato: basta essere designati come “Crociati” o come “Ebrei figli di scimmie eccetera” per essere derubati, traditi o sgozzati nel nome di Allah e della Sunna ( o Tradizione) del profeta Muhammad, nonostante le flebili proteste dei cosiddetti musulmani moderati, ovvero dei “filocrociati” e dei “filoamericani”, secondo i fondamentalisti islamici, che li considerano pseudo-musulmani.

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Patriarca Caldeo: “Macerie e distruzioni ovunque, ma non ci abbattiamo” Questa sera personalità islamiche visiteranno il Patriarca per solidarietà e cordoglio. Fonte: http://www.asianews.it/main.php?l=it

L’odio anticristiano dei terroristi islamisti non dipende dalla guerra in Iraq esisteva, e faceva vittime, molto prima, Igor Man da La Stampa 2004-08-02. Fonte: http://www.informazionecorretta.

L’ora viene che chiunque vi ucciderà, crederà di rendere un culto a Dio. Faranno questo perché non hanno conosciuto né il Padre né me (Giovanni 16:2-4).

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UMILIARE, SOTTOMETTERE, TERRORIZZARE

Al grido di Allah Akbar si tratta – anche a costo di sacrificare i propri beni e la propria vita – di togliere l’altro a se stesso e alla sua propria umanità, per lasciarlo nella nudità dell’animale scuoiato, oppure per annetterlo.

Lo psicoanalista tunisino Fethi Benslama ha proposto di chiamare depropriazione ( dépropriation) questo sentimento diffuso d’essere minacciato nel proprio di ciò che si è, e nello stesso tempo la volontà di spossessarne l’altro.

La depropriazione eccede il concetto classico di pulsione di morte , in quanto non s’arresta alla riduzione del vivente all’inanimato ma mira all’annientamento delle qualità relative alle identificazioni, alle genealogie simboliche, alle alterità.

La depropriazione sarebbe dunque alla radice dei processi transindividuali in corso che nutrono l’odio genocidario.

Quello che ci sta capitando è l’impensabile, ovvero un orribile che non può essere compreso negli schemi marxiani e tutto sommato tranquillizzanti della lotta di poveri-fanatici contro ricchi-tecnologici , né tantomeno ci si può accontentare di accostare ogni volta la parola fascismo a questo fenomeno.

Occorre cercare di andare più avanti nella spiegazione di ciò che sta accadendo: sulla traccia di una verità storica che tocca questo punto d’odio e di godimento dell’identità.

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Iraq, ucciso rapito turco: l’esecuzione sul Web
Con la morte di Murat Yuce sale a nove il numero degli ostaggi stranieri rapiti e uccisi in Iraq Sito Internet mostra l’uomo a terra con il sangue che esce dalla testa

8/2/2004: Turkish Hostage Execution Video , Here

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