PAROLE NUOVE
Bioterrorismo
ambito d’uso : Linguaggio giornalistico
Definizione: forma di terrorismo che utilizza armi biologiche.
Il termine ha avuto più ampia diffusione in seguito agli attacchi terroristici negli Stati Uniti dell’11 settembre 2001, quando in tutto il mondo si diffuse il timore di un impiego “bioterroristico” di temibili batteri come l’antrace o il carbonchio.
Fonte: http://www.accademiadellacrusca.it/index.php
Fonte: http://www.bioterrorism.slu.edu/bt.htm
BIOTERRORISMO E ARMI CHIMICHE : cosa c’è in rete:
Armes biologiques ( francese )
Armes chimiques ( francese)
Le Armi chimiche
Principali elementi chimici utilizzati in guerra:
Cloro, Fosgene, Tabun, Iprite, Sarin, Vx, Lewisite
In cosa consiste e chi ha l’Arsenale biochimico”
Armi biologiche: Botulino, Antrace, Vaiolo, Peste, Tularemia, Febbri virali emorragiche.
Armi chimiche: Mostarde solforose, Sarin, Vx, Clorina.
Paesi con arsenali biochimici
Le Armi biologiche
Principali virus:
Tularemia, Vaiolo, Peste, Antrace o Antrax, Febbre emorragica (ebola, marburg, lassa, febbre gialla, argentina), Botulino, Encefalite virale
Germs, Toxins, and Terror: the new threat to America. U.S. Senate. Committee on the Judiciary. Subcommittee on technology, http://judiciary.senate.gov/hr110601st.htmC
Center for the Study of Bioterrorism and Emerging Infections – Saint Louis University, School of Pub – http://bioterrorism.slu.edu Conducts research and provides public health and healthcare education and reference materials for biological incident preparedness. .
Rapport sur le bioterrorisme
Didier Raoult, FRANCE. Ministère de la santé, 2003-07
– Attacchi con agenti batteriologici: storia ed efficacia delle armi biologiche. Collegamenti alle pagine del sito dell’Organizzazione Mondiale della Sanità e del Ministero della salute italiano dedicate agli aspetti sanitari e al rischio di eventi inattesi derivanti dall’uso di questo tipo di armi. (16 ottobre 2001)
Ecco cosa si può trovare su Internet su bioterrorrismo e antrace:
Su CNNItalia: Dossier armi chimiche e biologiche
Su Repubblica.it: Dossier attacco batteriologico
Sul sito dell’ Herald Tribune: tutte le domande e le risposte sull’antrace
Sul sito di Biosfera: studi e ricerche sull’antrace
Il sito del ministero della salute
( Fonte: Kw Salute, per vivere bene) .
Tempo Medico on line: Bioterrorismo: è vera emergenza?
Al Qaeda, Anthrax, and Ayman ( inglese)
Fonte: http://members.bellatlantic.net/~vze43v8m/
Fonte: http://www.anthraxandalqaeda.com/
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Le armi chimiche e batteriologiche e la “depropriazione”
Le armi chimiche e batteriologiche sono tra gli strumenti più terribili di distruzione collettiva inventati dall’uomo cosiddetto civilizzato. Facili ed economiche da produrre, non richiedono spiegamenti di truppe e sono in grado di decimare il nemico, contaminare i raccolti e perseguitare i sopravvissuti con malattie e deformità di tipo per generazioni e generazioni.
Più facili da ottenere e da nascondere che non la bomba atomica islamica ( Iran), le armi chimiche e batteriologiche hanno fin dall’inizio della loro formazione suscitato l’interesse dei gruppi terroristi islamici e internazionali, e sono ormai dietro l’angolo.
La loro funzione è quella di terrorizzare e di infliggere al “nemico” – designato come infedele e ritenuto, a causa della sua stessa esistenza, una minaccia che impedirebbe al “Noi” della comunità d’essere lo stesso – quanti più danni e umiliazioni possibile, secondo una logica apparentemente di ricatto politico, ma fondamentalmente di tipo paranoico-sacrificale.
7/17/2004:The Paul Johnson beheading video can be found Here
Kim Sun-il Beheading video: Short Version – Long Version
Nick Berg execution Video Here
Nell’ottica suicidaria del martire-killer ( shaid) si tratta – anche a costo di sacrificare i propri beni e la propria vita – di togliere l’altro a se stesso e alla sua propria umanità, per lasciarlo nella nudità dell’animale scuoiato, oppure per annetterlo.
Lo psicoanalista tunisino Fethi Benslama ha proposto di chiamare depropriazione ( dépropriation) questo sentimento d’essere minacciato nel proprio di ciò che si è, e nello stesso tempo la volontà di spossessarne l’altro ( “ La dépropriation”, ‘Lignes” n. 24, février 1995, pp.34-62).
La depropriazione eccede il concetto classico di pulsione di morte ( thanatos, in Freud), in quanto non s’arresta alla riduzione del vivente all’inanimato ma mira all’annientamento delle qualità relative alle identificazioni, alle genealogie simboliche, alle alterità. E ricorre a tutti i mezzi, compresa la menzogna e la perfidia, che nell’ottica di chi si crede minacciato di depropriazione per la sola esistenza dell’altro vengono vissute come delle virtù eroiche.
La depropriazione sarebbe dunque alla radice dei processi transindividuali in corso che nutrono l’odio genocidario.
Quello che ci sta capitando è l’impensabile, ovvero un orribile che non può essere compreso negli schemi marxiani e tutto sommato tranquillizzanti della lotta di poveri-fanatici contro ricchi-tecnologici , né tantomeno ci si può accontentare di accostare ogni volta la parola fascismo a questo fenomeno.
Occorre cercare di andare più avanti nel pensare il terrorismo e nella spiegazione di ciò che sta accadendo: sulla traccia della verità storica di questo punto d’odio e di godimento dell’identità.
Ovunque si è perso il riferimento all’identità e all’angoscia dell’identità ( l’io, scriveva Freud, è la vera sede dell’angoscia), ma questa necessaria liberazione da un tipo d’identità fissa e contratta vira al disastro specialmente nel mondo arabo-islamico, non preparato culturalmente e politicamente a una tale cesura e al processo di evoluzione nella trasformazione in corso della soggettività umana.
Essendosi verificata senza il lavoro della cultura e del linguaggio, la cesura moderna delle identificazioni si è verificata fra le moltitudini come all’insaputa dei soggetti, trasformandosi in un disastroso processo di revocazione soggettiva su vasta scala che scatena la “disperazione di massa”.
La disperazione è tanto più devastante in quanto si accompagna alla miseria alimentata dalla dirigenza politica e religiosa , alla mancanza di giustizia, alla privazione degli spazi individuali di esistenza e al turbine di affabulazioni e di assurdità a cui i mass media arabi e i capi religiosi hanno ridotto il mondo, ma le cause profonde risiedono nella perdita di ancoraggi inconsci individuali e collettivi, e si esprimono nel timore identitario di perdere la faccia e la figura.
Una tale disperazione si traduce con un movimento regressivo delle formazioni umane verso condizioni arcaiche, individuali e collettive in cui si esprime sulla scena mondiale il timore identitario che fa appello, fra l’altro, al ritorno al velo, alla barba, al turbante e all’origine allucinata, mobilitando a un tempo l’immaginario, il regime dei corpi e un modo inedito e peculiare di elaborare il tempo – che esce dai cardini e viene come annullato nel tentativo allucinato di ri-passare per l’origine.
Si tratta di un movimento ubiquitario e diffuso, favorito dall’esplosione demografica dei paesi arabo-islamici e la mobilitazione – come nel nazismo – di un gioventù verdeggiante, a un tempo entusiasmante ed oppressiva. E’ una gioventù che chiede a gran voce una riparazione collettiva dell’ onore ( nif ) e della “figura”, e che invece di fare i conti con se stessa e con le proprie responsabilità incrimina l’altro ( l’ebreo, il crociato, il musulmano “ipocrita”, eccetera), giudicato sommariamente responsabile della perdita della faccia.
L’aggressività che ne deriva mirerà allora, con tutti i mezzi, a umiliare, sottomettere, cancellare la faccia dell’altro.
Così si diffonde il nazi-teo-scientismo islamico, la peste verde. Lasciando affiorare un campo, intenso e feroce, di respingimento e di odio, il godimento di un’dentità fissa e contratta – presunta dura, pura e minacciata dalla sola esistenza dell’altro – non può che condurre alla distruzione di sé e dell’altro nel gorgo vuoto di un godimento allucinato ( paradiso dei martiri-killer).
Quanto alle minacce che si susseguono in questi giorni, può darsi che can che abbaia non morde, ma è anche possibile, ed anzi purtroppo probabile, che dopo l’11 settembre e l’11 marzo non si sia ancora toccato il fondo. E che mentre alcuni “ammiratori dei due sceicchi” abbaiano sui siti e nelle chat islamiste, altri – ben finanziati e molto determinati – si preparino a mostrare quanto grave siano l’odio genocidario e il marasma in cui versa gran parte del mondo arabo-islamico, e quanto in basso possa sprofondare l’uomo (gdm).
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” Il solo mezzo per vincere facilmente contro la ragione: il terrore e la forza” ( Adolf Hitler – Mein Kampf )
“ Preparate, contro di loro, tutte le forze che potrete [raccogliere] e i cavalli addestrati per terrorizzare ( turhiboona ) il nemico di Allah e il vostro e altri ancora che voi non conoscete, ma che Allah conosce. Tutto quello che spenderete per la causa di Allah vi sarà restituito e non sarete danneggiati”( Corano, Al-‘Anfâl, 8:60 )
Attraverso un messaggio firmato Abu Hafs al–Masri Brigades , recapitato al quotidiano arabo con sede a Londra Al-Quds al-Arabi, il network terrorista islamico e internazionale oggi ha dato 15 giorni di tempo all’Italia per ritirarsi dall’Iraq, o sarà strage.
aggiornamento 2 Agosto:
Al Qaeda prepara una strage in Italia
con l’ausilio di terroristi reclutati in loco, Guido Olimpo dal Corriere dela Sera 2004-08-02
Fonte: http://www.informazionecorretta.
Il vademecum preparato dal governo americano: http://www.ready.gov
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USA, ALLERTA ELEVATA DI GRADO A WASHINGTON L’allerta per possibili attacchi terroristi e’ stata innalzata a Washington da ‘Elevata’ (giallo) a ‘Alta’ (arancione). Lo riferiscono la Cbs e la Cnn. ”Nelle ultime 24-48 ore i servizi di intelligence hanno ricevuto informazioni credibili di un complotto con obiettivo varie sedi di istituzioni finanziarie a New York e a Washington”, ha detto alla Cbs una fonte dell’intelligence in anonimato. ”Abbiamo motivo di preoccupazione perche’ l’informazione e’ precisa e credibile”. A Washington hanno sede i quartier generali del Fondo Monetario Internazionale e della Banca Mondiale (ANSA).
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Algeria, 01 ago 2004
attentato contro multinazionale, tre morti
Stamattina tre persone sono morte e un’altra è rimasta gravemente ferita in un attentato ai danni di una multinazionale vicino a Ziama Mansouria, a 360 km da Algeri. Le vittime della bomba sono algerini dipendenti della società multinazionale Cogci, impegnata nella realizzazione di una linea elettrica ad alta tensione. Gli attentatori sono stati identificati: uno è il capo di un gruppo armato islamico operante a Fergoug.
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Città del Vaticano, 01 ago 2004 – 19:46
Attacchi alle chiese, Vaticano: terribili e preoccupanti
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In risposta agli attentati avvenuti oggi alle chiese cristiane in Iraq il Vaticano commenta, brevemente, attraverso il suo portavoce Benedettini: “E’ terribile e preoccupante perché è la prima volta che in Iraq vengono prese di mira le chiese cristiane, tanto più che la Chiesa cattolica è sempre stata in prima linea nell’impegno per la pace e la solidarietà verso tutti”.