ARAFAT: BERTINOTTI, “COSI’ QUANDO E’ SEMBRATO MORTO E’ RISORTO”

Roma – ”Singolare destino quello del presidente Arafat. Ha interpretato una causa giusta di un popolo che lotta per aver riconosciuta la propria terra, il proprio Stato, la propria indipendenza. E che per interpretarla ha dovuto subire tante cacciate da tanti paesi. Così quando è sembrato morto è risorto: uomo delle sette vite, è stato detto. Anche questi giorni tormentati sono sembrati sempre segnati dall’incertezza”. Lo ha dichiarato il leader di Rifondazione comunista Fausto Bertinotti, esprimendo il proprio cordoglio per la scomparsa di Yasser Arafat. ”Anche nelle ore estreme-ha osservato Bertinotti- ha fatto parlare della causa del suo popolo. Ora Arafat è morto, riposa in pace il combattente di una causa giusta. Arafat e la Palestina sono diventati nel mondo la stessa cosa. Così lo ricorderemo ogni volta, e saranno tante, che torneremo ad impegnarci per la pace in Palestina, per due Stati, per due popoli. Il mondo in vui viviamo perde un protagonista, il popolo palestinese il suo leader, i popoli – conclude il segretario di Rifondazione- un leader politico che interpretando la giusta causa di uno appartiene a tutti”. FONTE : Adnkronos (giovedì 11 novembre).

Il Boss è santo, è risorto, e in quanto valore universale appartiene a tutti ? Mah!

– Sulla morte di Arafat rissa sfiorata alla Camera
La Repubblica

IN RETE


Video in ricordo del Grande Fratello del moderno terrorismo: Arafat’s Legacy.

FONTE : http://www.honestreporting.com/


La grottesca agonia di Arafat
di Daniel Pipes
FrontPageMagazine.com

Ovviamente, alcuni palestinesi hanno tratteggiato una teoria cospirativa secondo la quale Israele aveva avvelenato Arafat. L’agenzia di stampa dell’OLP, la WAFA, esige seriamente che venga avviata un’inchiesta sull’esatta natura dell’avvelenamento. “Noi abbiamo diritto di conoscere il tipo e la fonte del veleno come pure l’antidoto e il modo in cui procurarselo”, scrive il direttore politico della WAFA. Tuttavia, risulta più interessante la plausibile tesi che “il presidente” stia morendo di AIDS, tenuto soprattutto conto delle sue presunte attività antecedenti alle nozze. David Frum approfondisce questa ipotesi nel National Review Online:

Sappiamo che soffre di una malattia del sangue che attacca il suo sistema immunitario. Sappiamo che all’improvviso è dimagrito di parecchi chili – probabilmente ha perso fino a un terzo del suo peso corporeo. Sappiamo che in modo discontinuo soffre di disfunzioni mentali. A cosa fa pensare tutto ciò?

L’ex capo dei servizi di sicurezza rumeni, Ion Pacepa, rivela nelle sue interessantissime memorie che il regime di Ceaucescu ha fatto filmare le orge di Arafat con le sue guardie del corpo. Se ciò fosse vero, Arafat aveva interesse a nasconderlo al suo popolo e ai suoi sostenitori del mondo islamico, assolutamente intransigenti riguardo l’omosessualità.

Prima di trasportare Arafat in aereo a Parigi, il ministro degli Esteri francese Michel Barnier gli aveva promesso “il suo sostegno”. È stato questa la ragione per la quale Arafat aveva scelto di farsi curare in Francia piuttosto che in uno dei fraterni Paesi arabi che a quanto pare appoggiano il suo movimento – perché egli sapeva di poter fare affidamento sui francesi per proteggere i suoi segreti d’alcova?

Version originale anglaise: Arafat’s Bedroom Farce

Adaptation française: Alain Jean-Mairet

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