BESTIALITA’ POLITICA

COME GESU’


Testo 1 [a destra]: "Fratelli irakeni"
Testo 2: [a sinistra]: "Fratelli palestinesi"
[da
Al-Quds, quotidiano dell’Autorità palestinese]

Fonte:Israël crucificateur du Jésus palestinien, à la TV de l’AP

(http://www.upjf.org/documents/showthread.php?threadid=4861)

http://www.reinfo-israel.com/documents/showthread.php?s=&threadid=6275

Sulla critica del brutale utilizzo da parte dei demagoghi palestinesi e dei loro fiancheggiatori di un tema così sacro come la Crocifissione e di altri motivi religiosi connessi, trasformati dalla bestialità politica in armi antisraeliane, antisemite e antiamericane da una propaganda abominevole, si veda il lavoro di Menahem Macina :

Vedi anche :

  • Israele. Il patriarca latino parla arabo
    Proprio mentre torna libera la basilica di Betlemme, l´arcivescovo Michel Sabbah emette il suo giudizio su "cento anni di conflitto". Dando tutte le ragioni ai palestinesi. E tutti i torti a Israele

  • In un momento di difficili rapporti con gli ebrei, la Chiesa di Roma rilancia i pellegrinaggi in Terra Santa. La politica vaticana in Medio Oriente analizzata da Silvio Ferrari . Fonte:www.chiesa

– Successo strepitoso per “ La Passione di Cristo”: in cerca di tracce antisemite
Fonte: http://www.asianews.it/dos.php?l=it&dos=&art=571

– Iranian TV: Jews stone crucified early Christians

by Itamar Marcus & Barbara Crook, Jan. 4, 2005

Fonte : http://www.pmw.org.il/

“Non vorranno mica farmi fuori un’altra volta” ?

Les Juifs vont-ils crucifier une seconde fois Jésus ? La Stampa

Fonte:http://www.objectif-info.com/index.htm

 

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Aggiornamento


25-MAR-05. CHIESA: PADRE CANTALAMESSA, LAICI NON USINO CRISTO COME CAPRO ESPIATORIO

Citta’ del Vaticano, 25 mar. – (Adnkronos) – ”La mitezza di Cristo non giustifica, anzi rende ancora piu’ strana e odiosa, la violenza che si registra oggi nei confronti della sua persona. Bisogna dire con tristezza che il perverso meccanismo di un certo pensiero laico di considerare Cristo come capro espiatorio è nuovamente in atto in una forma finora sconosciuta”. E’ quanto sostiene Padre Raniero Cantalamessa nella sua omelia di oggi in occasone della celebrazione della Passione del Signore, officiata questo pomeriggio in Basilica Vaticana alla presenza di più di 10.000 fedeli. Contro di lui -continua il religioso- si sfoga tutto il risentimento di un certo pensiero laico per le recenti manifestazioni di connubio tra la violenza e il sacro. Non si tratta solo delle pressioni per rimuovere il crocifisso il presepio dai luoghi pubblici. Si susseguono senza sosta romanzi e spettacoli in cui si manipola a piacimento la figura di Cristo sulla scorta di fantomatici e inesistenti nuovi documenti e scoperte. Sta diventando una moda, un genere letterario. E’ sempre esistita la tendenza a rivestire Cristo dei panni della propria epoca o della propria ideologia…”.

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Ma Cristo non ha cancellato Israele

di Francesco Rossi de Gasperis S.I.

… All’islam sfugge la singolarissima comunione di fede e di cultura che esiste tra cristianesimo ed ebraismo, tra Chiesa e Israele, tra Antico e Nuovo Testamento. Bisogna tener presente anche questo per capire un certo "terrorismo islamico": esso nasce da una "teologia della sostituzione" ancor più radicale di quella che conobbe in passato – e conosce ancor’oggi, purtroppo – quella "teologia cristiana antisemita", che Giovanni Paolo II vuole combattere. Il "terzo monoteismo" ha superato e sotto-messo i due precedenti, dei quali ha occupato il posto. L’esempio architettonico più drammatico di questa teologia sostitutiva è visibile nelle due moschee erette sul Monte del Tempio ebraico, a Gerusalemme. Si tratta di un’incomprensione islamica della parentela ebraico-cristiana, in cui potremmo riconoscere una forma di "gelosia", quella di Ismaele per Isacco e i suoi discendenti.

Questo atteggiamento trova un’analoga corrispondenza in un’altra forma di "gelosia", che avverto in alcuni cristiani palestinesi nei confronti dei cristiani occidentali. Come ho sopra accennato, anche i cristiani palestinesi condividono, a loro modo e per punti di vista propri, quella incomprensione islamica. Ritenendo il compimento messianico della profezia ebraica da parte di Gesù nei termini "dialettici e sostitutivi", ai quali ho accennato, essi non riconoscono a Israele alcuna significanza teologale, che sentano rilevante per la loro fede, come invece avviene a noi – almeno a molti di noi – in Occidente. Non solamente le radici ebraiche della fede cristiana, ma il fatto stesso che Gesù fosse, e rimanga ebreo per sempre, non sembra comportare per loro alcuna risonanza spirituale, occupati e preoccupati, come sono, dalla tragedia del loro popolo e della loro patria. In essi, al contrario, può far presa una certa ideologia, anche teologica, dell’arabismo, derivante dalla loro profonda e sincera inculturazione in esso.

Segnalo questa contestualizzazione teologica degli eventi socio-politici della conflittuale situazione israelo-palestinese, perché essa influenza il dialogo ebraico-cristiano in loco, in modo nuovo e, a mio giudizio, molto serio per tutte le Chiese dell’area mediorientale.

Per non cadere in un banale e vieto "marcionismo", infatti, che neghi ogni valore di "parola di Dio" a tutto l’Antico Testamento, alcuni teologi palestinesi sono generosamente impegnati in una revisione dell’esegesi cristiana delle Scritture, che scaturisce da una più ampia "teologia palestinese della liberazione", che da anni viene proposta da centri culturali cristiani, sia protestanti sia cattolici…”

– da: Ma Cristo non ha cancellato Israele
Le Chiese di Palestina e l’ebraismo

di Francesco Rossi de Gasperis S.I.

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Una risposta a

  1. ilfaro scrive:

    AVVISO IMPORTANTISSIMO!!!

    Sei stato segnalato come uno dei possibili blog della Right Nation – la lista dei Blog Liberali (vedi: http://neolib.splinder.com).

    Ma occorre confermare la propria adesione alla pagina Yahoo groups: http://groups.yahoo.com/group/ideazionebloggers/ e inserire i dati richiesti. Ci si iscrive nel data base Yahoo per ottemperare alla normativa sulla Privacy. Leggere il messaggio di istruzioni. Fare tam tam.

    IL SORVEGLIATO SPECIALE

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