Iran: " Non stiamo costruendo armi nucleari"

 Taqyia

Iran: «Non stiamo costruendo armi nucleari»

Lo ha detto il presidente iraniano Ahmadinejad nel corso di una conferenza stampa a Shanghai dove si trova come osservatore al vertice annuale dell’Organizzazione per la Cooperazione.
"If a day comes when the world of Islam is duly equipped with the arms Israel has in [its] possession, the strategy of colonialism would face a stalemate because application of an atomic bomb would not leave any thing in Israel but the same thing would just produce damage in the Islamic world." ( Iranian President Akbar Hashemi-Rafsanjani on July 14, 2001).

NOTE SULLA PRATICA DELLA TAQIYA

Celare le proprie vere intenzioni è nello stesso tempo una mentalità e una pratica abituale ai gruppi e ai regimi islamisti. L”Arabia Saudita o l’Iran, per esempio, ricorrono alla dissimulazione per appoggiare le organizzazioni terroristiche e negarlo organizzando conferenze contro il terrorismo, oppure – come nel caso dell’Iran – di proseguire nella costruzione della bomba atomica islamica e negare di averne l’intenzione.

La pratica della dissimulazione è una pratica prescritta esplicitamente dall’islam. Il termine giuridico per “dissimulazione” è tukya o taqiya o taqiyyah o anche taqiyah, a seconda della pronuncia locale, ed è collegato ai termini takwa e taqi, con il significato di “custodire” qualcosa.

L’autorizzazione alla tukya è data dagli imam e dagli sceicchi in accordo con la tradizione ( sunna) e in conformità con la shari’a, la legge islamica, quando palesare obbedienza alla Legge del dio Allah potrebbe essere lesivo dell’incolumità personale o della libertà. Mentire significa, nel caso, custodire la fede.

La dissimulazione – come nota Giovanni Cantoni ( in : Aspetti in ombra della legge sociale dell’islam), si affianca alla possibilità, in caso di necessità, di stringere amicizia con infedeli, di fare intese con loro «I fedeli non si alleino con i miscredenti, preferendoli ai fedeli. Chi fa ciò contraddice la religione di Allah, a meno che temiate qualche male da parte loro» (Corano, sura III, «Âl-‘Imrân» [La famiglia di Imran], 28).

Anche l’amicizia con un non-musulmano è quindi interessata, soggetta a riserva mentale e a dissimulazione, e può essere revocata unilateralmente a seconda delle convenienze e dei rapporti di forza. Persino il tradimento appare come una virtù . C’è un proverbio popolare arabo che illustra perfettamente questo comportamento : “ Bacia la mano che non puoi mordere”.

Oggi quello della taqiyah è un lavoro specializzato, dato che l’obiettivo strategico è quello di distruggere i fondamenti delle civilizzazioni non- musulmane, come preludio alla sconfitta di Israele, dell’India, degli Stati Uniti d’America, dell’Europa, dell’Afghanistan, dell’Iraq e di tutti quei soggetti che non si sottomettono alla nuova versione dell’islam dei barbuti, oppure non pagano il “pizzo” per essere lasciati relativamente in pace.

La dissimulazione ( taqiyah) non è un fenomeno unico nella storia. Molti strateghi provenienti dagli ambiti più diversi se ne sono serviti per conquistare il potere o per sovvertirlo. Ma l’unicità dell’ attuale taqiyah praticata dagli islamisti è quello di essere un lavoro articolato, specializzato e ben finanziato, con il conseguente successo che ottiene presso le società democratiche avanzate e ad alto livello di sviluppo.

Specialmente in Europa. la strategia del taqiyah si sta rivelando vincente in una maniera massiccia a causa della mancanza di conoscenza dell’islam fra le elite europee.

Taqiyya and kitman: The role of Deception in Islamic terrorism
Taqiyya has beenused by Muslims since the 7 th century to confuse and split ‘the enemy’.
Fonte:
http://www.ci-ce-ct.com/Feature%20articles/02-12-2002.asp

al-Taqiyya/Dissimulation (Part I)

Fonte: http://www.al-islam.org/encyclopedia/chapter6b/1.html

al-Taqiyya ( Parte II e Parte III ) in : http://www.al-islam.org/encyclopedia/chapter6b/

The concept of taqiyah.

Fonte: http://al-islam.org/taqiyah/1.htm#r1

La dissimulation (taqiyyah) chez les chi’ites et les druzes

Fonte: http://go.to/samipage

Questa voce è stata pubblicata in Varie e contrassegnata con , , . Contrassegna il permalink.

3 risposte a Iran: " Non stiamo costruendo armi nucleari"

  1. Gaiamente scrive:

    vedo che per fortuna nessuno ha commentato!

    L’arte della dissimulazione è anche di Bush… HA MESSO IN SCENA LE ARMI ATOMICHE IN IRAQ, HA UCCISO BAMBINI CON NAPALM A FALLUJA, SFRUTTA IL PETROLIO DI QUELLI CHE ANCHE TU KIAMI INFEDELI… Il presidente iraniano non è un santo ed è da condannare ogni sua dichiarazione, ma inventare un altro IRAQ non è giusto. Tante stragi VOLUTE DALL’AMERICA ASSETATA DI PETROLIO (perché questo è il vero motivo) non sono ammissibili ancora.

    Uomini come Bush non sono diversi da Saddam, e parimenti meritano la pena di morte, per i crimini che continuano a perpretare contro l’Umanità.

    Saluti.

  2. giannidemartino scrive:

    Come se il petrolio ( “l’oro nero” ) fosse davvero l’oggetto del desiderio, soprattutto di pace “eterna”, che sembra animare gaiamente anche la nostra corrispondente. Bush , Saddam e Ahmedinejad sarebbero ugualmente “meritevoli di morte”, in nome dell’ Umanità ( con la A maiuscola, cioè di un’astrazione che si vorrebbe esente da qualsiasi problema, qualsiasi conflitto, qualsiasi realtà esterna al proprio sogno…

    Mi pare una gaia condizione emotiva quasi generalizzata, un “po’ “ borderline :

    “… Il borderline non potrà mai cercare di analizzare la realtà esterna, in quanto si trova in una regressione sadico orale o intrauterina, e quindi qualsiasi evento esterno può essere interpretato solo come un rumore di disturbo alla sua condizione simbiotica con la placenta in cui si trova [” vedo che per fortuna nessuno ha commentato!”].

    Per il borderline, gli eventi veri (quelli esterni) non esistono. Solo come esempio, il fatto che Saddam Hussein subito dopo la guerra del Golfo abbia gasato intere popolazioni curde (irachene), poiché sospette di mancanza di fedeltà al regime, non rappresenta una realtà, né il fatto che abbia continuato a produrre sostanze chimiche e biologiche da dare ai suoi amici di El Qaida affinché le distribuiscano gratis alle vedove e agli orfani dell’Occidente.

    La realtà, per il borderline, è quella del petrolio , non a caso chiamato oro nero, poiché infatti di materiale molto prezioso si tratta [“ Tante stragi VOLUTE DALL’AMERICA ASSETATA DI PETROLIO (perché questo è il vero motivo)” ].

    L’età dell’oro, come dovremmo ormai sapere, è una fantasia intrauterina, come quella del Paradiso Terrestre. Quindi, il borderline allucina oro (materiale prezioso = genitale femminile, nel nostro caso intrauterino) e liquido = liquido amniotico. Nero = feci. Quindi ancora più prezioso poiché, nel processo di regressione, gli stadi di sviluppo superiori da cui il soggetto regredisce vengono arruolati a quello infimo nel quale si è stabilizzato. Pene = sperma = feci = seno = latte =liquido amniotico. Il tutto = pene intrauterino. Vivendo in questa condizione allucinatoria, la proietta sugli altri, in questo caso sugli americani.

    Trovandosi in questo stadio psicosessuale, può attribuire agli altri solo le proprie allucinazioni, ed è inutile cercare di richiamarlo al Principio di Realtà, poiché è proprio da questo che deve rifuggire a ogni costo. Il Principio di Realtà è il più grande nemico dell’allucinazione, e quindi impelle manifestare a gran voce [USANDO LETTERE MAIUSCOLE ]contro la sua presenza minacciosa, dove e quando cerchi di farsi strada.

    Da qui, che nessuno manifesta quando Saddam gasa i curdi, assassina intere famiglie sul più lieve sospetto di mancanza di rispetto, e affama i bambini del suo popolo mentre i proventi del petrolio finiscono nei suoi conti privati in Svizzera (un milione di bambini iracheni sono morti nell’ultimo decennio per malattie e denutrizione, cosa che non succederà più di sicuro dopo che l’America avrà vinto questa guerra). Nè nessuno manifesta contro i Turchi quando si alternano con gli Iracheni nel massacrare i Curdi, poichè desiderano l’indipendenza.

    Un borderline non manifesta mai contro i genocidi veri [o quelli in preparazione] , solo contro quelli allucinati… ( Iakov Levi – da: Il Forum di “Scienza e Psicoanalisi” ).

    v.anche: http://giannidemartino.splinder.com/archive/2005-12

  3. Shark80 scrive:

    Risposta precisa e accurata (non te l’ho detto ma ho abitato con un borderline per anni; la prossima volta ne parliamo se ti va). Sei un grande.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *