Addio a Don Sandro Maggiolini

ADDIO A DON SANDRO 

Monsignor Alessandro Maggiolini, vescovo emerito di Como, è morto nella sera dell’ 11 novembre 2008 all’ospedale Valduce della cittadina lariana.  Se lo ricordo come Don Sandro è perché fu , tra il molto altro, il mio professore di Morale alla Cattolica di Milano nelle seconda metà degli anni Settanta. Nel Novembre del ’74 era uscito il suo libro Verifica della fede  (editrice Àncora) da portare agli esami del corso universitario. Quando a una sua domanda risposi che « la decisione di credere risiede nell’amore », si accorse subito che non avevo letto a fondo il libro, peraltro tormentosissimo (« …Ciò che intendevo stendere non era un " trattato" De Fide in più. Era qualcosa di mezzo fra un organico studio teologico e un " soliloquio"  – o un confronto religioso : non so – dove vi fosse , in sintesi e sullo sfondo, un qualche impianto logicamente strutturato, ma dove pure la persona non fosse estranea : la persona con tutte le sue contorsioni, la sua sciatteria, qualche raro lampo intuitivo e le sue resistenze e le sue aspirazioni insopprimibili… »).

 
« L’avrai letto… c-a-n-c-u-r-e-g-g-i-a-n-d-o… » , osservò ironicamente. « Sì », confessai, « l’ho letto qua e là… a- macchia- di- leopardo ». Sorrise e però mi diede un voto talmente basso che, per dispetto,  decisi di non continuare più gli studi di Pedagogia alla Cattolica. Erano i tempi della « contestazione », lui era preoccupato del declino del cattolicesimo e dei seminari vuoti  «nei cui corridoi – diceva – si va ormai in monopattino » ,  e non fu un incontro interpersonale agevole. 
 Ma talvolta – come insegnava Don Sandro, mettendo l’accento non solo sulla dolcezza , la leggerezza e  l’entusiasmo degli incontri, ma anche sulle loro reali difficoltà, in modo da non gettare subito falsi ponti  – « bisogna giungere a perdonare all’altro ciò che è, ancor prima di perdonargli ciò che fa o che pensa o che dice o che scrive… ». Adesso, nel ricordare quegli esami e la figura di quel professore a un tempo « monologante » e « dialogante », mi riprometto di rileggerlo tutto, a distanza di tanti anni, da cima a fondo. Ciao e grazie, Don Sandro.
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